san giovanni

La morte tragica di Giovanni Battista segna – il vangelo lo sottolinea – un vero cambiamento nella vita di Gesù. Lascia la piccola Nazareth e si sposta verso un centro più vivace, più aperto e ricco di contatti sul lago di Tiberiade, in Galilea: inizia così la sua vita pubblica.

Il tempo era arrivato: “convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Che scelta difficile e rischiosa, e il Signore lo sapeva benissimo. Del resto, il modo con ... continua

Letture non semplici, questa domenica. Forse conviene partire dal brano del vangelo di Matteo che, al suo interno, contiene riflessioni diverse, iniziando da una domanda che sembra ingenua ma non lo è: “chi è più grande nel regno dei cieli”. Chissà se ci sarà davvero anche lì una graduatoria; comunque, Gesù va subito al punto. Per entrare certamente ci sono delle condizioni. Anzi, una sola: essere come bambini, cioè disposti a una fiducia totale, a una semplicità disarmante, e dunque ... continua

Le letture parlano ancora una volta di Dio, della nostra ‘chiamata’, e insieme della nostra testimonianza di vita (le “opere”).

Un Dio che chiama proprio tutti: “Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti insieme” (Isaia).  Un Dio che garantisce “giustizia”, ben diversamente dai tanti “idoli di legno” che anche noi seguiamo, idoli che non possono “salvare”.

E, come avviene la “chiamata”? Ce lo spiega il vangelo con la parabola di questo ... continua

Il vangelo di questa domenica ci mette davanti a una domanda cruciale: come fare ad avere “la vita eterna”? In fondo, è la domanda che si fa ogni fedele che crede nella risurrezione: di Gesù e nostra… Domanda complessa, specialmente per un ebreo tenuto a una serie di “comandi, leggi e norme” e di “precetti” molto vincolanti come recita il brano del Deuteronomio.

San Paolo, al solito, da ebreo convertito, insiste molto sulla contrapposizione fra “Legge ... continua

Tre letture: brevi ma importanti. Bellissima la prima: anche un grande profeta può invocare la morte quando il cammino diventa troppo duroDio stesso, però gli viene in aiuto perché senza un “cibo che viene dall’alto” non si possono attraversare le difficoltà della vita e giungere alla meta: l’Oreb, il monte di Dio…

E questo vale anche per noi. Certo, non siamo Elia e non riceviamo facilmente aiuto da messaggeri divini… Eppure, anche noi abbiamo un conforto molto ... continua

Questa domenica tutte le letture paiono sottolineare la piena corrispondenza fra Antico e Nuovo Testamento: insistendo su uno “spirito” che viene “dall’alto”, può fare fiorire il deserto, portando finalmente su questa terra quel “diritto” e quella “giustizia” che soli possono portare -come diceva Giovanni Paolo II- la tanto agognata “pace” (Isaia). È allo “Spirito” di libertà che bisogna affidarsi, talora ‘scommettendo’ sul futuro, e seguendolo, anche se non sappiamo “da dove viene né dove va” (vangelo). Un ... continua

Queste letture ci conducono a un ambiente ebraico, ma dicono qualcosa di importante anche a noi. Nel vangelo, Gesù pone il problema ai Giudei che lo contestavano. Come mai non ‘possono’ credergli, nonostante tutti i segni che accompagnavano la sua predicazione itinerante? E oggi: come mai facciamo così fatica a credere? Anche oggi nessuno può “udire la voce di Dio” o “vederne il volto”. Però abbiamo una “tradizione” convincente: le Scritture. L’Antico Testamento per Israele; ... continua

Letture non facili da integrare, questa domenica. Cominciamo dal vangelo. Siamo agli inizi di Giovanni e questo brano viene subito dopo l’episodio di Nicodemo (dobbiamo rinascere dall’alto) e prima di quello della samaritana (l’eretica che annuncerà Gesù come Messia). Insomma: dobbiamo guardare “al cielo” e a chi “viene dal cielo”, ma dobbiamo anche testimoniare sapendo che veniamo “dalla terra”. La figura del Battista ci apre infatti anche un’altra prospettiva. Lui, al momento ben più conosciuto di Gesù, insegna ... continua