Domenica della Divina Clemenza
Festa della Vita
Quanti spunti, questa domenica… E tutti posti fra la vita materiale e quel ‘perdono’ di Dio che restituisce una nuova vita spirituale! La cifra dell’amore è infatti ciò che lega le tre letture. Noi uomini siamo per natura predisposti a sbagliare: e Dio lo sa bene… Attraverso i secoli – anzi, i millenni – è sempre stato così, infatti: ma Dio rincorre sempre l’uomo. Lo sa capace di un ‘amore’ evanescente “come una nube” o la “rugiada del mattino”, eppure non può venire meno a se stesso, rinnegando una misura di Amore tale da spingere suo Figlio – l’Amato – a farsi “crocifiggere”… (Paolo). Il Signore ci accetta come siamo: piccoli, egoisti, indifferenti, peccatori, e ci indica il vero ‘rimedio’ a tutto ciò: “voglio l’amore e non il sacrificio” (Osea)… In una parola, occorre capire l’esempio di Gesù, che ci “ha amato” fino a consegnare “se stesso” per noi (Paolo) e seguirlo…
Ma lo capiamo davvero? Perché il Vangelo dice che il rimedio, anche per chi “ha molto peccato”, è “amare molto”: una carità gratuita che ha a che fare, come in questa donna, con il toccare, piangere, ungere, profumare… cioè, per noi, il giocarsi in prima persona con i fratelli più fragili nei quali Gesù è presente sino alla fine del mondo… Ecco allora la sua benedizione: “la tua fede ti ha salvata; va in pace!”.
Letture
Lettura del profeta Osea (6, 1-6) Così dice il Signore Dio: «…Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta… Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra”. Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce… e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti».
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (2, 19 – 3, 7) Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano. O stolti Gàlati, chi vi ha incantati?… Come Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia, riconoscete dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede.
Lettura del Vangelo secondo Luca (7, 36-50) Uno dei farisei invitò il Signore Gesù a mangiare da lui… Ed ecco, una donna, una peccatrice… portò un vaso di profumo… e piangendo, cominciò a bagnare (i piedi di lacrime), poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo…Il fariseo… disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe… di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa»… «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato…». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Letture complete sul sito della Diocesi:https://www.chiesadimilano.it/?p=346053
Preghiere della Comunità di Santa Croce
Venite, ritorniamo al Signore; e noi vivremo alla sua presenza. Signore, se la Chiesa vivesse di una liturgia fatta di solo rigore formale, che senso avrebbe la stessa Eucarestia? La tua sapienza la illumini, perché tutti comprendano che vivere alla tua presenza significa fidarsi della tua misericordia, per una vera conversione del cuore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Voglio l’amore, non il sacrificio. Signore, ti preghiamo per la nostra comunità in cui, anche in questa situazione eccezionale, è possibile tessere legami di aiuto reciproco e di vera amicizia. Aiutaci perché tutto questo possa divenire annuncio di speranza anche nel territorio in cui abitiamo. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
La tua fede ti ha salvata, vai in pace. Signore, tu non ti stanchi mai di usarci misericordia! Donaci un cuore capace di pentirsi, che sappia corrispondere al tuo amore con fedeltà, per crescere in un cammino di pace e riconciliazione: con te, i fratelli, e noi stessi. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Signore, aiutaci a scorgere il tuo volto in ogni uomo, per avere la forza, ma anche la gioia, di custodire e difendere sempre la vita umana: nel mistero del bimbo che cresce nel grembo materno, nei giovani che cercano una speranza per il domani, nella dignità dei nostri anziani e malati, in chi sta affrontando la morte. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!