Domenica in albis depositis
Tempo di Pasqua, tempo della Chiesa… Eccezionalmente, infatti tutte due le letture vengono dal Nuovo Testamento.
Tuttavia, dobbiamo iniziare da Giovanni, che parla anche alle ‘difficoltà’ di oggi nel ‘credere’. Tommaso, nostro fratello maggiore in questo: “Se non vedo… Se non metto: io non credo”. Gesù lo ‘sfida’: “coraggio… metti”! E il discepolo risponde con uno straordinario atto di fede.
E noi, che facciamo parte di quelli che non c’erano, e non ci sarebbero mai più stati? Noi siamo fra quelli che Gesù stesso chiama “beati”, perché crediamo senza aver visto.
Forse, però, non abbiamo occhi abbastanza attenti per “vedere” i segni del tanto straordinario bene fatto anche oggi nel nome del Signore. E forse, come dice san Paolo ai suoi – che già erano nella nostra situazione – siamo anche noi “preda dei vuoti raggiri” della mentalità del nostro tempo, e forse anche noi, come dice Pietro, obbediamo più a questa che a Dio… Una ‘sfida’ per tutte le generazioni.
Lettura degli Atti degli Apostoli (4, 8-24a)
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo…». Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare. Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro… ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome». Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto…Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio.
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2, 8-15)
Fratelli, fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede… Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (20, 19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi.
Signore, questo compito, affidato ai tuoi apostoli, è lo stesso che la tua Chiesa continua a testimoniare oggi. Ti preghiamo perché sia capace di essere “Chiesa in uscita” come ama ripetere papa Francesco: sulle strade del mondo per annunciare a tutti che Dio è amore! Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!
Gesù stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!
Signore, nel tuo venire a porte chiuse, nel tuo annuncio di pace, è racchiusa la promessa dello Spirito che ci doni. Aiuta la nostra Comunità a farne tesoro, per un cammino di fede aperto verso tutti, disponibile, pronto ad andare incontro agli altri, in pace. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!
Non essere incredulo ma credente.
Grazie, Gesù, perché non mi e ci abbandoni alla nostra incredulità, ma ci cerchi dove siamo e ci porti dove tu desideri possiamo giungere. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Signore, oggi la nostra intenzione è per le Caritas diocesane, che questa settimana si riuniscono nel convegno nazionale. Il tuo Spirito le aiuti a percorrere insieme nuovi cammini per superare gli egoismi che limitano le possibilità di incontro e di scambio. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!