Orari delle sante Messe: ore 9.00, 10.30, 12.00 e 18.30
Cosa accade quando ci si avvicina al Signore e si accetta di aprirgli la “porta del cuore”? C’è una luce che brilla così forte da fugare anche “il buio e la nebbia” del mondo. E c’è una grande gioia. Molto grande: tanto da farlo “palpitare”! E tutto ciò è capace di essere attrattivo anche per altri (Isaia).
Ed ecco che ciò che era stato profetizzato si concretizza nella nascita del piccolo Gesù (Matteo). Un evento accompagnato anche qui da una luce che guida, e poi da una “gioia grandissima”, che fanno guardare la scena con occhi diversi, soprattutto capaci di andare ben oltre la realtà apparente.
Qualcosa di davvero speciale: anzi il traguardo di un cammino lungo, difficile, talora pericoloso… Ed è la ricerca di Dio che riguarda tutti noi. E quando questo ci accade? Bene: ci si ferma, si contempla. Ma poi ci si rimette in cammino, tornando ognuno alla propria ‘quotidianità’.
E Paolo ne indica le caratteristiche: essere pronti “per ogni opera buona, non parlare male di nessuno, evitare le liti, essere miti verso tutti”… Valido per ogni tempo: e certamente per noi, proprio oggi!
Lettura del profeta Isaia (60, 1-6)
Isaia disse: «Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verrànno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore».
Lettera di san Paolo apostolo a Tito (2, 11 – 3, 2)
Carissimo, è apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno ti disprezzi! Ricorda loro di essere sottomessi alle autorità che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.
Lettura del Vangelo secondo Matteo (2, 1-12)
Nato il Signore Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato… Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te, infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Allora Erode… si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini.
Signore, la stella che ha guidato i Magi -simbolo della grazia che indica il cammino all’umanità- sembra scomparsa dagli orizzonti di questo mondo: forse perché nessuno guarda più il cielo con gli occhi del cuore. Perché la Chiesa riaccenda il desiderio di guardare in alto, ritrovando così la strada che porta alla salvezza ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre.
Signore, la nostra Comunità raccolta in preghiera davanti al Bambino di Betlemme, sia capace di scegliere di essere cercatori di Dio come i Magi, e di meditare su cosa vuol dire scoprirlo in un bambino con la sua mamma. Per questo con forza ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Dov’è colui che è nato?
Questa è la domanda che mette alla prova la nostra fede. Se davvero crediamo che sei nato per noi, allora la nostra vita deve proprio cambiare. Aiutaci, Signore, a crederlo davvero, per portare al mondo la speranza che sei venuto per donare a tutti. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Ecco la tenebra ricopre la terra… ma su di te risplende il Signore…
Ogni giorno ci pare che tutti gli orizzonti sembrino oscuri, come se le menti di chi ha potere fossero oscurate da una nebbia che impedisce di vedere quanto sta accadendo… Ma, Signore, sappiamo che nessun peccato umano potrà mai spegnere la luce dell’amore di Dio per l’umanità…E per questo ti ringraziamo e ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!