Le due prime letture appartengono ormai entrambe – e non a caso – agli Atti degli Apostoli, cioè alla storia della primissima comunità cristiana, per tradizione ascritta alla comunità legata a Luca, e alla missione di Paolo, primo grande missionario. La prima ricorda esattamente l’inizio della vita della Chiesa: narra dunque come Gesù si mostri vivo ai suoi ‘discepoli’, cioè seguaci del Maestro, ormai divenuti ‘apostoli’, non a caso ‘inviati’ a testimoniare, con la forza dello Spirito, la morte e la risurrezione di Gesù.
San Paolo riassume in pochissime parole il nucleo fondamentale del kerigma, cuore della fede cristiana: “Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture… fu sepolto… è risorto il terzo giorno… apparve a Cefa e ai Dodici”.
E questo annuncio è, in modo specifico, il compito essenziale e ineludibile della Chiesa, di ogni Chiesa, di ogni comunità cristiana, e di ogni credente: un annuncio però reso credibile dalle concrete scelte di vita!
Il vangelo ci conduce a una dimensione più intima e anche personale. Ci ritroviamo anche noi con Maria di Magdala al sepolcro: e quante volte, nel momento del bisogno, in mezzo alle lacrime, ci sembra che il Signore non ci sia più… Ma Gesù è vivo, e ci rivolge forse la domanda più seria della vita: “chi cerchi?”, e anche “perché piangi?’.
Perché si può anche piangere: ma sapendo che, affidandoci al Signore nella fede, saremo consolati e troveremo ‘vita’…
Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=450157
Lettura degli Atti degli Apostoli 1,1-8
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi».
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 15, 3-10
Fratelli, a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 20, 11-18
Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.
Così il Salmo. Cristo risorto è ora la pietra angolare, che dona senso alla nostra fede. Tutta la Chiesa senta la responsabilità di tramandare la sua Parola, testimoniandola con l’esempio della propria vita. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
A voi ho trasmesso anzitutto quello che anch’io ho ricevuto…
San Paolo, fondatore di tante prime comunità, ci indica la strada maestra della testimonianza cristiana. Signore Gesù, ti preghiamo oggi per tutti gli adulti, ma soprattutto per le nostre famiglie, perché nei genitori non manchi la responsabilità della tras-missione della fede alle generazioni future. Per questo di cuore ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Perché piangi?
Quante lacrime, Signore, da asciugare in una società così superficiale ed egoista! Lacrime per un vuoto spirituale che toglie respiro di speranza, e desiderio di pace. Il tuo Spirito ci aiuti a porci le domande giuste, per riconoscere la tua presenza al nostro fianco. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Chi cerchi…
Preghiamo anche per tutti coloro che si sentono lontani dalla fede, ma nel cui cuore esiste tuttavia una scintilla di te: aiutali, Signore, a riconoscere la forza del tuo amore e a camminare verso di te! Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!