Oggi non viene celebrata la Messa delle 12.
Festa della Famiglia
Durante la Messa delle 10:30, avremo tra noi monsignor Carlo Azzimonti, vicario dell’Arcivescovo per la zona di Milano, che presiederà l’insediamento del nuovo Parroco: padre Riccardo Corradini.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.
Tre brani che, in modo diverso, parlano della famiglia. Nel primo, Ben Sira si rivolge a ognuno di noi con una sorta di piccolo decalogo, che tuttavia, partendo dalla famiglia -soprattutto il padre e la madre che ci hanno dato la vita-, si allarga immediatamente alla comunità religiosa e quindi alla società intera, chiedendo a tutti uno sguardo attento alle necessità di chi ci sta vicino.
San Paolo segue invece un percorso contrario: parte dalla sua comunità, come culla della fede, una fede però vissuta pienamente nella carità reciproca. E solo alla fine arriva al nucleo familiare. Il suo linguaggio risente, ovviamente, del tempo in cui viveva e può suscitare perplessità, usando espressioni inaccettabili per noi, oggi e qui. Eppure ai mariti si chiede di “amare”, dai figli ci si aspetta obbedienza, ai padri suggerisce di essere critici con se stessi.
Il vangelo ci consegna la presentazione di Gesù al tempio, esattamente come tutti i primogeniti. Ma, ancora una volta, lo Spirito entra fortemente nella scena con il ‘riconoscimento’ di Simeone. Per Maria e Giuseppe ogni giorno riserva la sorpresa di cominciare a capire un po’meglio un futuro non semplice e non privo di sorprese. Che è un po’quello che accade, a ben vedere, con tutti i figli…
Per la nostra Comunità, domenica sarà però una giornata speciale davvero: la formale entrata del nostro p. Riccardo come parroco e dunque ‘pastore’! E questo ci farà sentire tutti – in presenza e da remoto- come una vera ‘famiglia’: un po’speciale, ma concreta nell’attenzione reciproca, come ben dice san Paolo!
Lettura del libro del Siracide (7, 27-30. 32-36)
Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare le doglie di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato: che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? Con tutta l’anima temi il Signore e abbi riverenza per i suoi sacerdoti. Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. Anche al povero tendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. La tua generosità si estenda a ogni vivente, ma anche al morto non negare la tua pietà. Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti móstrati afflitto. Non esitare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine e non cadrai mai nel peccato.
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (3, 12-21)
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 22-33)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio «una coppia di tortore o due giovani colombi», come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Per tutte le famiglie del mondo, perché possano raccontare com’è bello ‘essere famiglia’ attraverso i gesti quotidiani, l’affetto e la generosità nei confronti di tutti, per una testimonianza cristiana che faccia crescere semi di speranza, e contribuisca a rendere più bella la vita di tutti i giorni, ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Per tutte le famiglie – le nostre e del nostro territorio, in particolare quelle che vivono nel dolore, che fanno fatica e cercano un po’ di serenità, perché possano trovare il conforto della tua presenza e sentire ancora più forte il tuo amore che guarisce e perdona, ti preghiamo…Ascoltaci, Padre buono!
Per ciascuno di noi, perché sappia lasciarsi trasformare da te e contribuire così a rendere il mondo “casa” per chi ha bisogno di essere accolto, d’incontrare Cristo e sentirsi amato ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Per i governanti, perché con sapienza guidino i popoli sulla via della giustizia, rifiutando ogni conflitto e ogni guerra che genera solo distruzione, sofferenza e fame, ti preghiamo…Ascoltaci, Padre buono!
Ma la preghiera della nostra Comunità va in modo speciale, con stima e affetto, a Padre Riccardo, nostro parroco e pastore, e insieme a lui ai nostri Padri e a ogni sacerdote e diacono, affinché possiamo insieme costruire la Chiesa come una “grande famiglia”, in cui incontrare sguardi d’amore, custodendo in essa l’unità, l’accoglienza e la comunione fraterna, con tutto il cuore ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!