28 marzo – Giovedì della Settimana autentica

Celebrazione vespertina nella cena del Signore

Siamo giunti al cuore della nostra fede: l’Ultima Cena, fondazione della Chiesa. La liturgia normalmente inizia dalla lavanda dei piedi degli apostoli, che appartiene alla ‘narrazione’ del vangelo di Giovanni. Un momento di grande significato in cui Gesù in persona indica che la Chiesa, in quel momento costituita dai Dodici, deve essere basata sul “servizio” (la Chiesa del “grembiule”, come diceva Tonino Bello!) e sentire l’esempio del Maestro come la sua precisa identità.

Qui invece siamo alla Pasqua ebraica: Gesù sceglie un luogo ‘in prestito’, e svela il tradimento: il che non ferma la sua libera – e dolorosa – “offerta del suo corpo e del sangue” a tutti, compreso Giuda. La cena finisce nella ‘notte’ più cupa. Gesù prega intensamente e chiede di ‘vegliare’ con lui: ma inutilmente. Viene arrestato e i suoi fuggono via… Da Caifa, un interrogatorio farsa che, come infiniti altri nella storia umana, si chiude con il triplice, amarissimo, rinnegamento di Pietro. Anche oggi Gesù ci chiede di “vegliare” con lui e di non rinnegarlo: e ci sono tanti modi per farlo anche oggi…

San Paolo, che parla a nome di una comunità ecclesiale ormai costituita, fa molto pensare anche a questi ‘tradimenti’. Certo, per noi l’eucaristia è da tempo immemorabile un’ostia: tuttavia recitare la formula della consacrazione – quel “fate questo in memoria di me” – deve essere un serio atto impegnativo, perché non diventi per noi una “condanna”.

Il bellissimo testo di Giona, con la sua permanenza di “tre giorni” nel ventre della balena e la sua ‘simbolica risurrezione’, porta a un paragone con la vicenda di Gesù. Ma anche a un contrappunto: perché lui, al contrario, all’inizio aveva cercato in tutti i modi di sfuggire alla chiamata di Dio

 

Le letture di questa celebrazione sono sul sito della Diocesi, QUI.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea.
Signore, alla vigilia del tuo sacrificio non ci hai fatto mancare la Speranza. La Chiesa sappia trovare in questa promessa il segno che Cristo non l’abbandonerà mai, la guiderà sempre, se saprà camminare con fedeltà alla sequela della sua parola. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. 
Signore, anche questa sera, ci chiedi di vivere l’Eucaristia con responsabilità, con rispetto reciproco, e con la consapevolezza di essere testimoni della speranza cristiana, presi da te al servizio della nostra Comunità e del territorio in cui viviamo. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Quando in me sentivo venir meno la vita ho ricordato il Signore.
Signore, aiutami a vedere oltre le prove del momento, a riconoscere in ogni sfida un’opportunità di crescita spirituale, di approfondire la mia fede per trovare in Te la mia salvezza. Per questo ti preghiamo…Ascoltaci, Signore!

I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli… e Dio si ravvide…
Anche oggi le voci di tanti profeti che auspicano la conversione dei cuori e della vita sembrano inascoltate. Eppure, nel mondo esistono persone che si preoccupano di promuovere pace, giustizia e custodia del creato. Sostienili, Signore, perché il loro esempio venga seguito e il mondo si metta in cammino verso un cambiamento sincero e globale. Ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!


  • Lodi: ore 8:00
  • Celebrazione vespertina nella cena del Signore: ore 18:30
  • a seguire la chiesa rimane aperta per l’Adorazione fino alle ore 22:00
  • dalle 21:00, curata dal Gruppo delle Preghiere, in chiesa: Andando verso il Calvario: l’ultima notte di Gesù – Gesù è condannato, e la sua ultima notte viene trascorsa nella profonda grotta di pietra visibile anche oggi sotto la Chiesa di San Pietro in Gallicantu: vogliamo accompagnarlo e pregare insieme a Lui…