28 aprile – Quinta Domenica di Pasqua

La liturgia ci guida un poco alla volta alla consapevolezza che stiamo vivendo nel ‘tempo della chiesa’. Tempo nel quale, come bene spiega Giovanni nel brano del vangelo, il Signore è presente, parla, e ci guida come Spirito. E questo vale per ognuno di noi. Certamente, ci sono delle vocazioni particolarissime, come quella di Paolo. Un ‘convertito’ cui è stato affidato un compito straordinario ma anche in qualche modo inaspettato. Proprio a lui, “rigido fariseo” il compito di annunciare il compimento, ma anche il superamento l’antica Alleanza di Dio con l’umanità! 

Tuttavia, le parole di Gesù nel vangelo sono chiare: la sua presenza fra noi come Spirito è per tutti i discepoli, dunque anche per noi oggi. E la storia di Paolo ci dice che la testimonianza cristiana non è semplice e soprattutto non è ‘leggera’. Gesù usa parole molto chiare. Ha un costo, come tutti gli autentici testimoni della buona notizia mostrano con la loro vita. E il nostro tempo, come diceva san Paolo VI, ha bisogno non di maestri, ma di veri testimoni. Un richiamo a tutti noi e alle nostre scelte di vita quotidiana.


Lettura degli Atti degli Apostoli (, 2-8. 11-12a. 17. 20-22. 30-34. 36-42a. 44-48a. 51-54)
In quei giorni. Stefano rispose: «Fratelli e padri, ascoltate… Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto. In quel tempo nacque Mosè, ed era molto bello. Fu allevato per tre mesi nella casa paterna e, quando fu abbandonato, lo raccolse la figlia del faraone e lo allevò come suo figlio. Così Mosè venne educato in tutta la sapienza degli Egiziani ed era potente in parole e in opere. Passati quarant’anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. Mosè rimase stupito di questa visione e, mentre si avvicinava per vedere meglio, venne la voce del Signore: “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe”. Tutto tremante, Mosè non osava guardare. Allora il Signore gli disse: “Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa. Ho visto i maltrattamenti fatti al mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli. Ora vieni, io ti mando in Egitto”. Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nella terra d’Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto per quarant’anni. Egli è quel Mosè che disse ai figli d’Israele: “Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me”…Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero e in cuor loro si volsero verso l’Egitto, dicendo ad Aronne: “Fa’ per noi degli dèi che camminino davanti a noi, perché a questo Mosè, che ci condusse fuori dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono un sacrificio all’idolo e si rallegrarono per l’opera delle loro mani. Ma Dio si allontanò da loro e li abbandonò al culto degli astri del cielo….Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2, 6-12)
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (17, 1b-11)
 Il Signore Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi».


Preghiere dei fedeli della Comunità di santa Croce

Padre santo, custodiscili nel tuo nome, perché siano una cosa sola.
Signore, ormai a un passo dalla passione, Gesù prega per la Chiesa, perché sappia riconoscersi nella tua immagine, nella tua misericordia, nella tua grazia; non dimentichi che il tuo nome è Amore e in esso sia custodita. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. 
Signore, con il Battesimo, la nostra comunità accoglie i piccoli Ginevra e Matteo. Lo Spirito Santo, che li ha resi creature nuove, li illumini e, con l’aiuto delle loro famiglie e di noi tutti, li guidi per conoscere e comprendere la bellezza di essere cristiani, seguendo Gesù che ci ha tanto amato da dare la sua vita per noi. Per questo ti preghiamo…  Ascoltaci, Signore!

Il Signore è stato il mio aiuto.
Signore, ti ringrazio, perché con la tua Parola mi sostieni nei momenti difficili. Grazie per le persone che mi metti accanto, perché insieme possiamo meglio meglio la vita che ci doni ogni giorno.Ti preghiamo…  Ascoltaci, Signore!

Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? 
Signore, donaci la stessa forza interiore e la stessa resilienza che hai concesso ai tuoi profeti e ascolta la nostra preghiera in questi tempi di conflitti e di disperazione. Per questo con forza ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!