Questa settimana, la liturgia ci fa pensare a cosa vuole dire avere “fede”. E per capirlo, ci fa tornare indietro nel tempo. Molto, molto indietro, quando Dio si rivela a un uomo, peraltro anziano e senza discendenza diretta – Abram -, per strapparlo dal contesto pagano in cui viveva. Gli fa fare ‘armi e bagagli’, e gli promette tutto, straordinaria discendenza, ricchezza, ma soprattutto la sua particolare vicinanza: che però deve diventare un segno indelebile “nella carne”. E Abramo esita, ma lo segue.
Cosa sta dunque ‘prima’? La “alleanza” da parte di Dio o la “fede” da parte di Abram? Come san Paolo vigorosamente sottolinea, prima la “fiducia” totale di Abram, ribattezzato Abramo (il nome nella cultura ebraica conferisce ’identità’, quindi Abramo vede cambiato il suo nome, così come Sarai diventerà Sara). Ora, l’apostolo usa questo ragionamento con un preciso scopo: non è il ‘segno’ esteriore che qualifica una appartenenza religiosa (qui la circoncisione), ma la vera ‘disponibilità’ a riconoscere la nostra dipendenza da Dio. Ottenere questa “giustizia” -diventare ‘giustificati’, cioè essere resi ‘giusti’– dipende solo e unicamente dalla grazia di Dio, e questa grazia può allora benissimo esser data a “tutti i non circoncisi che credono” a Dio, anche se magari a modo loro.
Noi sappiamo bene che Paolo stava cercando di fare uscire i nuovi credenti dalle rigidità dell’ebraismo, e quindi ce l’aveva su con una circoncisione della “carne” che, non toccando il “cuore”, non era una vera conversione! Tuttavia, questa riflessione riguarda anche noi Cristiani per i quali il ‘segno’ dell’alleanza è il battesimo: non basta neppure questo ‘certificato’. Per noi si tratta di un segno invisibile eppure indelebile anch’esso, che resta per sempre anche se, tecnicamente, potremmo ‘sbattezzarci’ (facendo cancellare il nostro nome dall’elenco battezzati dell’archivio della Curia). Perché le Chiese -tutte- sono solo ‘uno’ degli strumenti che Dio usa per salvarci…
Figli di Dio restiamo, anche indegnamente; ma Dio riconosce tuttavia come figli e figlie suoi e sue tutti i non circoncisi e non battezzati che, in qualche modo diverso -ma seriamente- a Lui si affidano: come fu all’inizio, la vicenda di Abram/Abramo e di Sarai/Sara…
Lettura del libro della Genesi (17, 1b-16)
Il Signore apparve ad Abram e disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso». Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «… Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò… Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne… La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio». Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza… Questa è la mia alleanza… tra me e voi:… sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe… chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne».
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (4, 3-12)
Fratelli, che cosa dice la Scrittura? «Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia». A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: «Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!». Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia… Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima. Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia ed egli fosse padre anche dei circoncisi.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (12, 35-50)
Il Signore Gesù disse alla folla: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce»… Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: «… Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!»… Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio. Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, crede in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato… Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Non sono venuto a condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Signore, viviamo un periodo complesso da cui nasceranno cambiamenti decisivi. Il tuo Spirito aiuti la Chiesa -e tutte le Chiese- a rispondere a interrogativi nuovi, delicati e cruciali con saggezza e intelligenza, sapendo che la volontà di Dio è stata, e sempre sarà, il bene del genere umano. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Da parte tua devi osservare la mia alleanza, di generazione in generazione.
Signore, con il Battesimo i piccoli Adriano, Daniele Roberto, Lorenzo, Ludovica, Luce e Matilde, entrano a far parte della tua famiglia. I loro genitori e la Comunità tutta li aiutino a crescere nel tuo amore, guardando come Abramo a Gesù, nuova Alleanza fra Dio e le sue creature. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Cercate sempre il volto del Signore…
Signore, aiutaci a cercare il tuo volto ogni volta che ci fermiamo, e non camminiamo con la Chiesa. Aiutaci a cercare il tuo volto ogni volta che riduciamo la fede a una pratica esteriore, senza amore donato, senza carità gratuita. Aiutaci a cercare il tuo volto, quando non ci sentiamo degni di accoglierti dentro di noi. Per questo Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Credete nella luce, per diventare figli della luce…
Ti ringraziamo, Signore, per tutte le persone che sanno leggere in modo profondo la realtà delle cose, mettendo a disposizione del bene comune i propri talenti. E aiuta tutti noi guardare il mondo alla luce della tua Parola con fede e costanza, per compiere scelte giuste in ogni circostanza. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!