Messa del giorno
Giorno speciale quello del Natale del Signore, come viene rappresentato tradizionalmente nei nostri presepi, un aiuto a immedesimarsi in questa notte così straordinaria e insieme così semplice e povera, che parla di una nascita difficile, rischiosa, e desolatamente priva di aiuti umani…
Un parto e una nascita come nessuno vorrebbe, ma che, inaspettatamente, si illumina di inattese voci e luci: percepite solo da chi è capace di “vegliare” nella notte per fare la “guardia” a qualcosa cui si tiene molto…: i pastori e le loro greggi. E da chi si mette in cammino anche nel buio della notte…
Eppure, era una visione chiara, quella del profeta Isaia: Dio si sarebbe manifestato come “Padre per sempre, Principe della pace” per cancellare definitivamente violenza e guerra. Una visione che Paolo concretizza in questo “Figlio” divenuto uomo proprio per “parlarci” in altro modo di Dio…
Lo viviamo ogni anno, sì, certo. Ma dovremmo fermarci un po’ di più, con un poco più di silenzio, per poter anche noi “meditare queste cose nel nostro cuore”. Prendiamoci il tempo di farlo, per metterci in cammino verso Betlemme, così da poter annunciare oggi ciò che abbiamo “visto e udito”.
Lettura del profeta Isaia (8, 23b – 9, 6a)
In passato il Signore Dio umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Lettera agli Ebrei (1, 1-8a)
Fratelli, Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? E ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio». Mentre degli angeli dice: «Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco», al Figlio invece dice: «Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli».
Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 1-14)
Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra… quando Quirinio era governatore della Siria…Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme… Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che… vegliavano la notte facendo la guardia al gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore… Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio…»… i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme… ». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Non temete, ecco, vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo.
Signore, la tua Chiesa non si stanchi di portare questo annuncio a tutti per illuminare la ‘notte’ in cui spesso questa nostra umanità si dibatte, entrando nelle esistenze e nelle coscienze di tutti i popoli e aiutandoli a prendersi cura di chi è più piccolo e più fragile. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce.
Signore, questo sia il Natale per la nostra Comunità! Scorgere la tua luce nel buio della guerra, dell’ingiustizia, dei valori perduti, e comprendere che quella luce è l’ Amore, che deve essere vissuto e portato a tutti coloro che lo attendono da noi. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Andiamo fino a Betlemme
Signore, come i pastori, voglio e vogliamo venire a Betlemme per incontrarti. Aiutaci a lasciare da parte fretta, distrazioni e preoccupazioni quotidiane, così da cercarti con un cuore sincero. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Il Signore viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia.
Dona Signore a tutti i popoli di accogliere giustizia e verità nei propri cuori, perché possano e vivere in un mondo dove regni finalmente la pace nel tuo amore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!