Giornata mondiale per le vocazioni.
La Messa delle 10:30 viene trasmessa in diretta su YouTube.
Molto succinte le letture di questa domenica: però molto interessanti. Occorre iniziare dal vangelo: che fa memoria del passato, ma parla sempre ‘al presente’… Infatti, siamo noi, oggi, le “pecore” di cui parla Gesù con questa bellissima immagine di discepoli intenti a seguire da vicino il Maestro e Pastore di cui ascoltiamo la voce, che ci conosce profondamente, e ci custodisce portandoci nel palmo della sua mano…
Le altre letture, tutte del Nuovo Testamento, raccontano ancora una volta la ‘storia’ delle primissime comunità. Nella prima assistiamo a una vera ‘messa’, certo ben diversa dalle nostre. Un piccolo gruppo che, “il primo giorno della settimana” -quello dopo lo Shabbat, e dunque la domenica-, “si riunisce a spezzare il pane”, e lo fa ovviamente nella semplice casa di un convertito, ma con molte attenzioni: si tratta di una “stanza superiore” che ricorda il “cenacolo”, molto bene illuminata, in cui si celebra, si chiacchiera, ci si confronta molto a lungo… e in cui avvengono anche dei “segni “speciali”…
Paolo, poi, scrivendo al suo ‘discepolo’ Timoteo (in greco ‘colui che onora Dio’) lo richiama al “dono” che gli “è stato conferito” con “l’imposizione delle mani da parte dei presbiteri” -il che equivaleva a una ordinazione sacerdotale-, ma anche all’impegno che ne deriva: “vigila su te stesso e sii perseverante”.
Non possiamo non notare una raccomandazione tanto utile in un tempo come il nostro, in cui i giovani sembrano non riuscire a diventare mai pienamente ‘adulti’: “nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza”.
Teniamone conto, noi adulti: rispettiamoli, ascoltiamoli, rendiamoli autonomi e responsabili, e affidiamoli al beato Carlo Acutis…
Letture dal sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=450301
Lettura degli Atti degli Apostoli (20, 7-12)
Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane, e Paolo, che doveva partire il giorno dopo, conversava con loro e prolungò il discorso fino a mezzanotte. C’era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti. Ora, un ragazzo di nome Èutico, seduto alla finestra, mentre Paolo continuava a conversare senza sosta, fu preso da un sonno profondo; sopraffatto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo allora scese, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: «Non vi turbate; è vivo!». Poi risalì, spezzò il pane, mangiò e, dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati.
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4, 12-16)
Carissimo, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri. Abbi cura di queste cose, dedicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (10, 27-30)
Il Signore Gesù disse ai Giudei: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Le mie pecore ascoltano la mia voce ed esse mi seguono.
Gesù, buon pastore, manda ancora il tuo Spirito perché la Chiesa, come gregge fedele, seguendo con docilità la strada indicata dalla tua Parola, cresca e si diffonda senza distogliere l’attenzione dalla tua voce. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Nessuno disprezzi la tua giovane età!
Signore, oggi il mondo fa fatica a valorizzare i giovani. Preghiamo perché, nella nostra Comunità, ogni adulto ricordi che, accompagnandoli nella crescita, responsabilità e cura devono andare di pari passo perché possano diventare persone libere e mature anche nella fede. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
Signore, i piccoli e le piccole Alberto, Alessandro, Emanuele, e Sophie con il Battesimo diventano pietre vive della nostra Chiesa. Preghiamo perché questo dono riempia il loro cuore di gioia, e insieme alle loro famiglie, possano vivere ogni giorno la gratitudine di essere diventati figli di Dio. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito.
Ti presentiamo Signore tutti coloro che sentono la tua chiamata. Dona a i più giovani coraggio e chiarezza, e ai più maturi disponibilità e intelligenza nella ricerca del loro cammino. Sostieni anche le famiglie, le parrocchie, le Comunità religiose che li accompagnano nel discernimento, perché diventino autentici e fedeli annunciatori del Vangelo. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!