Questa domenica le letture insistono sul tema del ‘cibo’: un cibo vero ma anche un cibo di valore simbolico. Nella prima lettura (Numeri), gli Israeliti sono nel deserto, in mezzo a mille difficoltà che fanno rimpiangere amaramente “l’Egitto”. Certamente, lì non si sentiva la fame, però era il tempo di una dura “schiavitù”…
San Paolo ci fa riflettere – oggi – sulle nostre comode abitudini, che talora ci rendono egoisti e insensibili agli altri: vogliamo anche noi barattare la “libertà” dello Spirito che abbiamo ricevuto con una vita non retta, con quel “mormorare” su cui tanto insiste il Papa, fabbricandoci anche noi qualche attraente “idolo” e “mettendo alla prova il Signore?”.
Anche il vangelo parla di cibo – “pane e pesci” -, ma di gente che ha fame, in un luogo deserto e sul calar del giorno… Gesù vede questa “grande folla” e ne ha “compassione”,… li benedice tutti, uomini, donne, bambini, con i loro malati; dona Parole di vita e guarisce: si può forse mandarli via? Da questo nasce l’ammonimento ai discepoli, e a noi oggi: “date voi stessi loro da mangiare”… Con il suo aiuto, certo, ma anche con la volontà di farlo…
Letture
Dal libro dei Numeri (11, 4-7. 16a. 18-20. 31-32a) La gente… disse: «Chi ci darà carne da mangiare?… in Egitto gratuitamente mangiavamo cetrioli, cocomeri, porri, cipolle e aglio. Ora… i nostri occhi non vedono altro che questa manna»… Il Signore disse a Mosè: «Dirai al popolo:… il Signore vi darà carne e voi ne mangerete. Ne mangerete non per un giorno… ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a nausea, perché avete respinto il Signore che è in mezzo a voi… dicendo: Perché siamo usciti dall’Egitto?”». Un vento si alzò per volere del Signore e portò quaglie dal mare… e le fece cadere sull’accampamento… Il popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno dopo raccolse le quaglie.
Prima Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (10,1-11b) Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare… quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto. Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono… Non abbandoniamoci all’impurità… Non mettiamo alla prova il Signore…Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro… Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento.
Lettura del Vangelo secondo Matteo (14, 13b-21) Il Signore Gesù… si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle… lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera… i discepoli… gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Gesù disse loro: «… voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E… prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Letture sul sito della Diocesi: https://www.chiesadimilano.it/?p=345978
Preghiere della Comunità di Santa Croce
Non mettiamo alla prova il Signore. Signore, come tua Chiesa, i Cristiani si lascino guidare dalla tua Parola e dal tuo amore, soprattutto nei momenti di prova, quando la paura e la tentazione ci inducono a chiederti conto del male che ci circonda. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci. Quei pochi pani e pesci benedetti da Gesù hanno sfamato migliaia di persone. Aiuta, Signore, la nostra Comunità a pensare e agire con la logica di Gesù, cioè della condivisione, facendoci carico gli uni degli altri, per moltiplicare le nostre risorse e donarle a chi non ne ha. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Impariamo da te, Signore, a esprimere in preghiera al Padre il nostro disagio e le nostre pene, per trovare nella Parola e nell’aiuto dello Spirito il coraggio e la chiarezza indispensabili nelle scelte della nostra vita. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Al termine della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, celebriamo la Domenica della Parola di Dio, voluta dal Papa per far capire che, senza le Scritture, restano indecifrabili la missione di Gesù e della Chiesa. Signore, aiutaci a farne la nostra preghiera quotidiana, per non perdere la strada in questo tempo di disorientamento. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Il 23 gennaio è per i nostri Padri la festa dei Santi Sposi, cui San Gaspare ha affidato la sua Congregazione. Anche la nostra Comunità guarda a loro con fede e riconoscenza, perché il cammino che insieme stiamo facendo possa portare sempre nuovi frutti…. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!