Domenica di Abramo
Il vangelo di questa domenica è una delle pagine che più duramente registra il contrasto fra Gesù e i rappresentanti dei suoi contemporanei: fra l’altro proprio i “Giudei che gli avevano creduto”. Uno scontro frontale in cui vengono usate parole pesantissime, tanto da evocare direttamente il “diavolo”: da parte di Gesù come dei suoi interlocutori. E costringere il Signore a chiudere svelando la sua natura divina: “Io Sono”.
Tutta la contesta riguarda in effetti il ‘cuore’ del problema della vita e della fede: il legame fra ‘verità’, e ‘libertà’. Dove nella prima c’è sempre l’ascolto della Parola –“Ascolta Israele” del Deuteronomio- e nella seconda la capacità di seguirla. In mezzo però c’è -sempre e tragicamente- il peccato’. Ed è per questo che i Giudei non capiscono Gesù e non possono capirlo: e quindi seguirlo. Come noi spesso oggi…
Siamo tutti peccatori, dice Paolo: ma anche tutti redenti da Gesù. Ed è lui il nostro esempio. Nel mondo di oggi in cui la verità è costantemente negata, liberaci, Signore, dai falsi profeti che portano, come dice la prima lettura a “commettere gli abomini” che ogni giorno sono sotto i nostri occhi…
Lettura del libro del Deuteronomio (6, 4a; 18, 9-22)
Mosè disse: «Ascolta, Israele: Quando sarai entrato nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini di quelle nazioni… Tu sarai irreprensibile verso il Signore, tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore, tuo Dio. Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto…Il Signore rispose: “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”. Forse potresti dire nel tuo cuore: “Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?”. Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore. Il profeta l’ha detta per presunzione. Non devi aver paura di lui».
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (3, 21-26)
Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della… remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (3, 21-26)
Il Signore Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato… Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto…». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste… Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro… Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio». Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?». Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me… In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco… e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Chi è da Dio ascolta le parole di Dio.
Signore, aiuta la Chiesa a trasmettere la tua Parola con chiarezza e coerenza, perché chi la incontra possa comprenderla e sentirsi accolto dal tuo amore: che è per tutti. Ti preghiamo… Rendi liberi, Signore, i nostri cuori!
Se rimanete nella mia parola, sarete davvero miei discepoli.
Signore Gesù, essere tuoi discepoli oggi non è facile in un mondo in cui la menzogna viene spacciata per verità. Possa il cammino della nostra Comunità aiutarci a vivere il tuo insegnamento, testimoniandolo con coraggio nella vita quotidiana. Per questo con forza ti preghiamo… Rendi liberi, Signore, i nostri cuori!
Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio?
Signore, in un mondo ‘accelerato’ aiutaci a usare la tecnologia per il bene di tutti, rispettando ogni persona. Il tuo amore e la tua compassione possano guidare le mie e le nostre relazioni, arricchendo così la profondità dei rapporti umani. Per questo ti preghiamo… Rendi liberi, Signore, i nostri cuori!
Ti preghiamo, Signore, per coloro che in tutto il mondo rischiano e perdono la vita per diffondere il Vangelo di Gesù. Il loro coraggio e la loro testimonianza siano per noi un esempio, un richiamo, e insieme una benedizione per questa umanità ferita e allo sbando. Per questo con speranza ti preghiamo… Rendi liberi, Signore, i nostri cuori!