22 settembre – Quarta Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

Alzati e mangia, perché è troppo lungo il cammino”. Sì, è lungo il cammino della vita che porta al Signore. Nel libro dei Re, è allora Dio stesso che invia un angelo – e non una sola volta – per dare Elia un cibo che gli consenta di riprendere la strada.

Paolo, e Giovanni nel vangelo, impostano la medesima soluzione alla debolezza dell’umanità, indicando nel pane spezzato dell’ultima Cena – illuminata dal vino, simbolo del sacrificio concreto di Gesù – il cibo capace di far vivere “in eterno”.

Ma, “costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?”. Comprensibile questa domanda da parte di chi ben conosceva la sua umanissima famiglia. E chi può credere davvero nella storia di questo Gesù che dice di essere “disceso dal cielo”? Tante sono anche oggi le persone che, probabilmente, la pensano così. 

E noi? “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga”. Ci pensiamo davvero?…


Lettura del primo libro dei Re (19, 4-8)
Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». Si coricò e si addormentò sotto la ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò. Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (11, 23-26)
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (6, 41-51)
I Giudei si misero a mormorare contro il Signore Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre che mi ha mandato.
Signore, fa che la Chiesa aiuti i giovani a scorgere nel mondo i segni della tua presenza e favorisca in loro il coraggio di impegnarsi in una vita consacrata, al servizio tuo e di tutti i tuoi figli. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore

Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Signore, la nostra Comunità oggi fa festa con queste coppie di sposi che hai sostenuto e guidato con il tuo amore attraverso le gioie e le prove del loro cammino. Ravviva in loro la grazia del patto nuziale perché, insieme con familiari e amici, godano sempre della tua benedizione. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore

Alzati, mangia, perché è troppo lungo il cammino per te.
Non possiamo affrontare il viaggio da soli, Signore. È troppo lungo per le nostre sole forze. Ma con te al nostro fianco, sappiamo di poter andare avanti, sostenuti dal tuo amore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore

Non mormorate tra voi
Signore mettiamo nelle tue mani tutte le situazioni in cui il rifiuto di comprendere le ragioni degli altri provoca conseguenze gravi e dolorose. Perché ciascuno trovi il coraggio di ricercare sempre la verità per poter costruire comunione, sostegno e pace tra tutti, ti preghiamo… Ascoltaci, Signore