20 novembre – Seconda Domenica d’Avvento

La Messa delle 10:30 viene trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.


I figli del Regno

C’è una immagine molto significativa che troviamo nella prima e nella terza lettura di questa domenica. Quella di Dio che, nella visione del profeta Baruc, “spiana le montagne e “colma le valli” perché i suoi “figli”, il suo “popolo”, possano entrare nel “regno” che ci aspetta tutti. E poi quella del vangelo, che cita non a caso un altro ‘profeta’, Isaia, il quale, pensando alla venuta del Messia, venuto a proclamare che questo ‘regno’ è ormai vicino, chiedeva di “raddrizzare i sentieri”, “abbassare i colli”, e “rendere diritte le vie impervie” per aprirgli la strada. E questa sarà appunto la missione di Giovanni il Battista, ultimo dei profeti di Israele.

L’apostolo Giovanni spiega anche ‘come’. Oltre a battezzare, invita a una conversione molto semplice e anche molto laica e buona per ogni epoca: condividere ciò che si ha, esercitare con giustizia il proprio ‘lavoro’, per vivere in pace.

Paolo lo ridice, pensando alla propria comunità appena nata: accogliersi e aiutarsi a vicenda, sostenendo chi è più fragile, essere uniti condividendo “gli stessi sentimenti”. Perché, dice l’apostolo, è solo così che si può trovare “nel credere…ogni gioia e pace”: un anticipo del ‘regno’ che verrà


Lettura del profeta Baruc (4, 36 – 5, 9)
Così dice il Signore Dio: «Guarda a oriente, Gerusalemme, osserva la gioia che ti viene da Dio. Ecco, ritornano i figli che hai visto partire, ritornano insieme riuniti, dal sorgere del sole al suo tramonto, alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio. Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre… Sarai chiamata da Dio per sempre: “Pace di giustizia” e “Gloria di pietà”. Sorgi, o Gerusalemme… Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo, come sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (15, 1-13)
Fratelli, noi, che siamo i forti, abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli… Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel bene, per edificarlo…Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù… Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio…le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome». E ancora: «Esultate, o nazioni, insieme al suo popolo… E a sua volta Isaia dice: «Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni: in lui le nazioni spereranno». Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.

Lettura del Vangelo secondo Luca (3, 1-18)
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare… la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». Alle folle che andavano a farsi battezzare da lui, Giovanni diceva: «Razza di vipere… Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo…Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco… Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! 
Signore, fa che la Chiesa ricordi agli uomini e alle donne di buona volontà che vivere il cristianesimo non è forma o apparenza, ma vera realtà della nostra vita. Solo così, come dice il Battista, vedremo la salvezza di Dio. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!

Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi.
Aiutaci, Signore, a coltivare accoglienza, concordia e rispetto reciproco, perché la nostra Comunità sia, per chi la incontra, testimone invitante della stessa carità di Cristo. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Maestro che cosa dobbiamo fare?
Che cosa dobbiamo fare Signore, in questi tempi difficili? La risposta di Giovanni è sempre attuale: “non spegnete mai il fuoco dello Spirito!” Il tuo Spirito ci aiuti a seguire giorno per giorno le raccomandazioni del Battista: ascolto, carità, giustizia. E per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto.
A quale concretezza siamo chiamati una conversione del cuore e della vita! Signore, oggi viviamo la più grave ingiustizia: ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. Aiutaci come cristiani a sentire forte il richiamo alla sobrietà e a condividere quanto abbiamo, per poterci dire davvero tuoi discepoli. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!