18 dicembre – Domenica dell’Incarnazione

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Divina Maternità di Maria

Nuovamente, al centro Maria. La profezia di Isaia, e la richiesta forte di “spianare la strada” per il “Salvatore” che sta per giungere bene si incarna questa domenica nel “sì” di questa giovane ragazza alle soglie di una vita ben diversa da quella che le è stata destinata: del resto, il profeta vede bene, anche se da lontano, come questo “Salvatore” in realtà sarà lasciato “solo” e votato a una fine cruenta.

Un “sì” ottenuto tuttavia non senza il suo parere! Un sì non a ‘scatola chiusa’, bensì con qualche, comprensibilissima, esitazione e domanda. Si può trovarsi nella vecchiaia in una gravidanza inspiegabile? Certo, perché “nulla è impossibile a Dio”.

San Paolo pensa alla sua comunità, ormai in difficoltà: cosa fare dunque? Sapere che “il Salvatore è vicino” e per questo pregare invece di “angustiarsi”. Vivere alla sequela di Gesù sapendo che è questo il modo per poter gioire di quella pace che “supera ogni intelligenza” umana e che solo Dio sa dare.


Lettura del profeta Isaia (62, 10 – 63, 3b)
Isaia disse: «Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, innalzate un vessillo per i popoli». Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede”. Li chiameranno “Popolo santo”, “Redenti del Signore”. E tu sarai chiamata Ricercata, “Città non abbandonata”». «Chi è costui che viene da Edom, da Bosra con le vesti tinte di rosso, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza?». «Sono io, che parlo con giustizia, e sono grande nel salvare». «Perché rossa è la tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel torchio?». «Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me».

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (4, 4-9)
Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!

Lettura del Vangelo secondo Luca (1, 26-38a)
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga di me………


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Ecco arriva il tuo salvatore.
La tua Chiesa, nei suoi Pastori e fedeli, Signore, sappia accogliere con la docilità di Maria la tua Parola per viverla pienamente, e mostrare ai popoli la via della salvezza, della giustizia e della pace. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!

Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste.
Signore, la nostra comunità, seguendo l’ammonimento di Paolo e forte della tua presenza in mezzo a noi, sia capace di affidare a te le proprie richieste, perché solo tu puoi aiutarci in ogni circostanza della nostra vita. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Come avverrà questo?
Signore, come Maria, non possiamo sapere che cosa ci aspetta domani, e spesso dubitiamo. Il tuo Spirito ci indichi come camminare per la strada che ci porterà a te. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Nulla è impossibile a Dio.
Signore, con una sola parola potresti portare nel mondo la pace e la giustizia, ma attendi che ciascuno di noi, con la stessa fede di Maria, dica il suo “eccomi: sia fatta la tua volontà”. Ricordaci sempre che solo la nostra adesione al bene può salvarci. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!