17 luglio – Sesta Domenica dopo Pentecoste

Ogni domenica, la liturgia ci prende per mano e ci fa riflettere sulla nostra fede. Una settimana fa, al centro c’era la figura di Abramo,padre nella fede di tutte le religioni monoteiste: ebrei, cristiani, musulmani.L’uomo capace di guardare in alto,fidandosi di Dio, nella certezza che, anche dove non pare esserci speranza, c’è sempre la possibilità di veder nascere qualcosa di nuovo…

Oggi, il quadro si complica. Non più il rapporto con un uomo o una famiglia: c’è un ‘popolo’ chiamato alla fede, ci sono ‘regole’, e dunque la necessità di un intermediario. Anche Abramo aveva pregato per salvare Sodoma, senza riuscirci però. Ora la figura è quella, imponente, di Mosè: anche lui così particolare da poter stare “in mezzo alla nube”, alla presenza di Dio, intollerabile “fuoco divorante” per tutti gli Israeliti. E questo per “quaranta giorni e quaranta notti”: chiaro riferimento alla esperienza di Gesù nel deserto, prima della sua vita pubblica.

Mosè, l’alleanza, le Leggi, la struttura della chiesa del tempo di Mosè e Giosuè,non sono però, come sottolinea san Paolo,l’ultima parola di Dio sull’umanità e sulla storia della salvezza. E, del resto, questo ‘passaggio’ era già stato chiaramente profetizzato da Geremia, le cui parole Paolo riprende puntualmente. Occorre una ‘alleanza’ diversa, nella quale,le leggi verranno impresse “nella mente e nei cuori” dei fedeli anziché su tavole di pietra.

Un capovolgimento completo: mettere al centro la sola, grande, universale,“legge dell’Amore”. Quella nata dalla Croce, quando tutto sarà “compiuto”. Quando Gesù, “chinato il capo, consegnò lo Spirito”. Tempo della Chiesa e di una fede diversa, in cui tutti, “dal più piccolo al più grande”, avremo la possibilità di “conoscere” personalmente Dio, e di essere da lui “perdonati”.


Lettura del libro dell’Esodo (24, 3-18)
Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele…Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d’Israele.Essi videro il Dio d’Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffìro, limpido come il cielo… Il Signore disse a Mosè: «Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli». Mosè si mosse con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di Dio. Agli anziani aveva detto: «Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco, avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a loro».Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. La gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. La gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

Lettera agli Ebrei (8, 6-13a)
Fratelli,Gesù ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse. Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra. Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: «Ecco: vengono giorni, dice il Signore, quando io concluderò un’alleanza nuova con la casa d’Israele e con la casa di Giuda. Non sarà come l’alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto; poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza, anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: “Conosci il Signore!”.Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati».Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (19, 30-35)
Dopo aver preso l’aceto,Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Chi ha visto ne dà testimonianza …. perché anche voi crediate.
Signore, davanti al Crocifisso non ci resta che tacere e adorare o, forse meglio, non ci resta che credere. Aiuta la Chiesa a dare testimonianza della fede nel sacrificio di Cristo, perché tutti possano veramente comprendere il mistero della salvezza che ci è stata donata. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nel loro cuore.
Signore, aiuta la nostra Comunità a comprendere e mettere in pratica con sincerità la tua Parola per dar vita a relazioni di accoglienza, perdono e sostegno capaci di far percepire la tua presenza tra noi e intorno a noi. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Tutti infatti mi conosceranno…
Dove ti troveremo, Signore, in un mondo in cui dominano gli interessi economici e di potere? Ci rispondi che ti incontreremo nel servizio di una carità autentica e vera, nella quale proprio tutti ci possiamo incontrare e riconoscere come fratelli. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Tutto il popolo rispose a una sola voce…
Signore, ma quando verrà il tuo Regno? Oggi ti preghiamo, Gesù, per i nostri governanti, perché siano consapevoli del potere che hanno nelle loro mani e lo usino per far fronte alle serissime sfide dell’oggi, guardando al bene di tutti e non ai propri piccoli interessi di parte. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!