Siamo arrivati a Pasqua! Gesù è risorto e si apre dunque un nuovo tempo: quello della Chiesa. Le letture di oggi ce lo dicono in modo chiaro. Giovanni ci racconta l’incontro così particolare di Gesù e Maria. Un Gesù speciale, vivo eppure diverso. Capace comunque di un rapporto profondo, di ‘chiamarci’ per nome dandoci immediatamente un compito: andare ad annunciarlo vivo e presente nella nostra vita!
Interessante notare che non abbiamo più nessun brano dell’Antico Testamento: al suo posto, le prime righe degli Atti degli Apostoli, appunto la Chiesa nascente. Che naturalmente inizia dagli ultimi momenti vissuti da Gesù risorto con i discepoli, e dalle ultime raccomandazioni e dalla promessa di quello Spirito che partendo dall’Ascensione consente alla Chiesa e noi tutti di vivere la fede.
San Paolo, il persecutore convertito e divenuto il grande missionario che porterà il piccolo gruppo dei seguaci di Gesù ben lontano da Gerusalemme, testimonia con la sua storia la forza della fede. Allora come oggi. Per lui, ma anche per noi.
Lettura degli Atti degli Apostoli (1, 1-8a)
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi».
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15, 3-10a)
Fratelli, a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (20, 11-18)
Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi.
Ancora una volta viviamo la meraviglia della risurrezione: ma nella nostra debolezza, Signore, questo non basta. Abbiamo bisogno, ancora, che lo Spirito illumini la Chiesa per rinnovarla e renderla capace di ripensare un cammino che privilegi amore e speranza; capace di ricordarci sempre che, grazie al sacrificio di Cristo, la morte non sarà l’ultimo atto della nostra vita. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
A voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto.
Signore Gesù, questa domanda ci fa pensare… Il tuo Spirito aiuti le nostre famiglie e la nostra Comunità a non venir meno alla responsabilità di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio di fede che tutti noi abbiamo ricevuto. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!”.
Signore Gesù, Maria per prima ha il privilegio di vedere il Risorto: ora diverso, certamente, tanto che potrà riconoscerlo solo quando la chiamerà per nome. Signore, fai che, nel rumore delle nostre giornate, non diventiamo sordi alla tua chiamata! Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Chi cerchi?
Ti ringraziamo, Signore, per tutte le persone che hanno saputo, e sanno rispondere alla domanda di Gesù, cercandolo senza perdere la speranza, lasciandosi guidare dalla verità e credendo che solo l’amore può trasformare ogni realtà. Perché tutti possano fidarsi gli uni degli altri e vivere così nella pace, ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!