16 gennaio – Seconda Domenica dopo l’Epifania

Due letture con al centro un banchetto molto speciale: che, nel libro di Ester, potrà salvare il popolo ebraico dal crudele Aman, mentre nel vangelo costituisce il primo miracolo di Gesù, ormai incamminato in una dimensione pubblica, nonostante il rimprovero fatto a Maria.

Merita di esaminare più da vicino la narrazione di Giovanni. Gesù in una versione conviviale, quotidiana, amicale. E con i suoi discepoli, che dunque davvero facevano con lui e con Maria una vita in qualche modo ‘comune’: costituivano insomma la sua famiglia

Maria che cerca di evitare agli sposi una mortificazione che avrebbe rovinato la festa. 

Maria che va oltre le parole -dure!- di questo figlio così speciale: ma delle cui capacità particolari era anche ben consapevole… 

Maria tanto ben conosciuta da poter dare ordini ai servi: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Con le ben note conseguenze: salvare la gioia in una famiglia appena costituita!

Paolo, che ha a cuore la fede dei suoi convertiti – e di noi oggi – va diritto al cuore della storia della nostra salvezza. Che è appunto Gesù stesso: lui che, “con il suo sangue”, ci ha dato “la redenzione, il perdono delle colpe”. E ci fatto diventare “figli adottivi” del Padre grazie al “sigillo dello Spirito Santo”.

Per noi, oggi, il richiamo urgente di Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”! Maria, con il tuo aiuto, lo Spirito del Signore ci renda capaci di un ascolto vero e profondo, per portare parole di speranza e dunque di gioia, anche in questo tempo complicato e difficile.


Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=488880

Lettura del libro di Ester (5, 1-1c. 2-5)
Il terzo giorno… Ester si tolse gli abiti servili e si rivestì di quelli sontuosi. Fattasi splendida, invocò quel Dio che su tutti veglia e tutti salva, e prese con sé due ancelle… Era rosea nel fiore della sua bellezza: il suo viso era lieto, come ispirato a benevolenza, ma il suo cuore era oppresso dalla paura. Attraversate tutte le porte, si fermò davanti al re. Egli stava seduto sul suo trono regale e rivestiva i suoi ornamenti ufficiali… Alzato lo scettro d’oro, lo posò sul collo di lei, la baciò e le disse: «Parlami!». Gli disse: «Ti ho visto, signore, come un angelo di Dio e il mio cuore è rimasto sconvolto per timore della tua gloria… ». Mentre parlava, cadde svenuta; il re si turbò e tutti i suoi servi cercavano di rincuorarla. Allora il re le disse: «Che cosa vuoi, Ester, e qual è la tua richiesta? Fosse pure metà del mio regno, sarà tua». Ester rispose: «Oggi è un giorno speciale per me: se così piace al re, venga egli con Amàn al banchetto che oggi io darò». Disse il re: «Fate venire presto Amàn, per compiere quello che Ester ha detto». E ambedue vennero al banchetto di cui aveva parlato Ester.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (1, 3-14)
Fratelli, benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo… In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà…: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati… a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità…

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (2, 1-11)
Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela ». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Dopo aver ascoltato la parola della verità … avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.
Signore Gesù, hai lasciato la Chiesa erede della Parola e affidata allo Spirito, perché avesse la forza di portarla a tutta l’umanità. Anche oggi, nel clamore assordante di chi cerca di rendere il tuo messaggio estraneo alla vita del mondo, sappia ancora trovare il linguaggio capace di riportarlo nelle nostre coscienze. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua gioia, Signore!

In lui ci ha scelti per essere santi e immacolati di fronte al lui nella carità.
Le parole di Paolo ci ricordano che, nella storia delle Comunità cristiane, le gravi difficoltà si superano solo grazie a testimoni credibili. Ma che l’unità si ottiene grazie a preghiera e vera carità. Aiutaci, Signore, a recuperare questo stile. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua gioia, Signore!

Qualunque cosa vi dica, fatela.
Queste parole oggi sono rivolte a noi… Signore, ciascuno di noi accolga l’invito di Maria a fidarsi di Gesú e seguirlo con serenità anche “nell’ora” della croce. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua gioia, Signore!

Quel Dio che su tutti veglia e tutti salva…
Proprio a te affidiamo, Signore, tutte le persone che occupano posizioni importanti e decisive nel mondo. E perché siano davvero animati dalla volontà di compiere il bene comune e costruire una società in cui tutti abbiano uguali diritti e doveri, con forza ti preghiamo… donaci la tua gioia, Signore!