Il Precursore
Il Precursore: così viene chiamato Giovanni, ultimo Profeta dell’Antico Testamento, il cui compito è stato quello di ‘preparare’ la strada a Gesù: inviato “avanti a lui” come leggiamo in Giovanni.
Come porci, noi oggi, davanti a questi testi? Cosa ci possono dire? Innanzitutto, che anche noi, come battezzati, siamo ‘inviati’ dove viviamo. Sapendo certamente di “appartenere alla terra e parlare secondo la terra”, per parafrasare le parole del vangelo. E che, come dice Paolo pensando certo alla sua missione, siamo chiamati anche noi non ad “annunciare noi stessi, ma Cristo Gesù Signore”.
E Isaia ci suggerisce anche ‘cosa’ annunciare: che il Signore è “giusto”, che ci è sempre vicino, che ci indicherà lui stesso la strada da percorrere “caso mai andiamo a destra o a sinistra” rischiando quindi di perderla. E che questo però avverrà solo se saremo capaci di “gettare via come un oggetto immondo” tutti i nostri “idoli rivestiti d’oro”. E sono tanti…
Lettura del profeta Isaia (30, 18-26b)
Isaia disse: «Il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia… perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui. Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere… Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: “Questa è la strada, percorretela”, caso mai andiate a destra o a sinistra. Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d’argento; i tuoi idoli rivestiti d’oro getterai via come un oggetto immondo…Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno, e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato…Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti d’acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo».
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (4, 1-6)
Fratelli, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo. Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio. E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (3, 23-32a)
Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione. Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”…Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire». Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore.
Signore, la tua Chiesa sappia fare tesoro delle parole di Paolo, ricordando sempre che annunciare Cristo vuol dire essere servi della Parola e dei fratelli ai quali viene portata, vincendo la tentazione di piegarla per interessi personali. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!
Questa è la strada, percorretela.
Signore, ancora una volta ti incarni nel mondo e vieni a bussare alla nostra porta. Aiuta la nostra Comunità ad accoglierti con gioia, ad ascoltare l’invito a vivere alla tua sequela, e a camminare con fermezza sulla strada che ci indica la tua Parola. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!
Ora questa mia gioia è piena.
Signore, la nostra gioia è piena perché ti rendi visibile e tangibile attraverso la vita e gli incontri che facciamo. Quando qualcuno ci aiuta, ci perdona o ci incoraggia, possiamo scorgere in quei gesti la tua presenza e il tuo amore per noi. E per esserne sempre consapevoli ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!
Vieni Signore e salvaci.
È questa la risposta al salmo di oggi. Aiutaci, Signore, a leggere, accogliere con fiducia e mettere in pratica, la tua Parola di speranza, vita, e salvezza. Ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!