14 maggio Sesta Domenica di Pasqua

Ci avviciniamo alla Pentecoste, e infatti tutti tre i brani scelti rimandano allo Spirito. Interessante perché ci offrono tre letture temporali diverse. 

Iniziando dalle parole stesse di un Gesù che, ben sapendo a cosa andava incontro, cerca di rincuorare i discepoli, annunciando una presenza, differente ma sicura e certa, del Paraclito (‘Colui’ che sta vicino come assistente, avvocato…) che li avrebbe accompagnati e via via ‘istruiti’. Nessuna tristezza, anche in una mancanza reale: al contrario apertura al futuro.  E questo vale ovviamente anche per noi oggi.

Atti racconta come la nuovissima comunità cristiana percepisca e senta questa presenza. Pietro e Giovanni la ‘mostrano’ nel modo con il quale vivono la loro fede: con una totale aderenza alla Parola del Maestro, un annuncio coraggioso, nonostante le difficoltà, anche nella personale semplicità e povertà culturale. Cercando di ‘cambiare’ le cose: cioè portando parole di salvezza, e gesti concreti di vicinanza e cura per chi è in gravi difficoltà

Paolo offre invece la prospettiva di una comunità già convertita e che quindi vive le difficoltà di seguire la Parola e l’esempio di vita di Gesù in una società pagana. Diciamo che questa è oggi anche la ‘nostra’ condizione: vivere in un contesto nel quale la dimensione spirituale è in una grave e profonda crisi. Pagana, in modo diverso, anche oggi. E l’accorato appello della Chiesa del tempo ricorda con forza alla Chiesa che noi stiamo vivendo che abbiamo ricevuto “lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato”. Che Dio si è incarnato, ha vissuto la nostra vita indicandoci la ‘via’ della speranza e della vita che è quella dell’Amore donato. Concretamente, giorno per giorno.


Lettura degli Atti degli Apostoli (4, 8-14)
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati». Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2, 12-16)
Fratelli, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti «chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare?». Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (14, 25-29)
Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Questo Gesù è la pietra diventata pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza.
Signore, ci hai donato Gesù stesso come fondamenta della Chiesa: con la consapevolezza di questa forza, sappia tenere viva con coraggio la Speranza cristiana, anche davanti a un mondo che sembra spesso dimenticarti. Per questo ti preghiamo con forza… Manda il tuo Spirito, Signore!

Rimanevano stupiti e li riconoscevano e quelli che erano stati con Gesù.
Signore Gesù, aiuta la nostra Comunità a “stare con te”, per poter vivere una relazione profonda al suo interno e permettere anche noi, come Pietro e Giovanni, di essere testimoni credibili ed efficaci del Vangelo. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!

Ma lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa.
Signore, 100 ragazzi della nostra comunità hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Lo Spirito Santo che hai effuso su di loro li aiuti a lasciarsi istruire e guidare dal Paraclito, per accogliere la Parola di Dio, annunciarla con franchezza, e testimoniarla concretamente nella vita. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!

Vi lascio la pace, vi do la mia pace
Signore, aiuta ogni persona ad accogliere la pace di Gesù, unica capace di donare l’intelligenza di pensare alle conseguenze delle proprie azioni, la capacità di conservarne la memoria per non ripetere gli errori, il coraggio di rinunciare alle ambizioni eccessive, la carità di accogliere gli altri come sorelle e fratelli, perché verità e giustizia siano finalmente uguali per tutti. Con tutto il cuore ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!