La Messa delle 10:30 di Domenica 13 marzo viene trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.
Questa domenica siamo invitati a riflettere sulla nostra ‘fede’, cominciando da vangelo, conosciutissimo, e che ritroviamo ogni quaresima: la samaritana, straniera, gente considerata ‘eretica’, dalla vita complicata e invece ‘aspettata’ da Gesù in un mezzogiorno assolato accanto a un pozzo. Un dialogo complesso con una donna che ‘rilancia’ sempre, e cerca di aggirare lo spunto dato dal Signore sulla sete e sull’acqua, fino al richiamo chiaro alla sua esistenza e alla domanda centrale: dove trovare Dio? Dio “è Spirito” e occorre “adorarlo”, cioè ‘rivolgersi a lui intimamente, e metterlo al centro della nostra vita come richiesto nel Deuteronomio. Gesù aggiunge: “in spirito e verità”. La “sete di Dio” si spegne accogliendo in profondità questo Dio incarnatosi per “fare la volontà… e compiere l’opera” affidatagli dal Padre.
La storia della samaritana dice questo e anche altro. Dice il valore della testimonianza – sua e nostra – ma anche la necessità di incontrare personalmente il Signore: “noi crediamo, perchè noi stessi abbiamo udito e sappiamo che è veramente il salvatore del mondo”.
Solo così potremo seguire le raccomandazioni di san Paolo alla sua comunità e a noi oggi: correggere gli altri con “dolcezza”, vigilare “su se stessi”, “portare i pesi gli uni degli altri”, “operare il bene verso tutti”. Parole preziose su cui riflettere seriamente in questo nostro mondo…
Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=496452
Lettura del libro del Deuteronomio (6, 4a; 11, 18-28)
Mosè disse: «Ascolta, Israele: Porrete nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, perché siano numerosi i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, come i giorni del cielo sopra la terra, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro…Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione: la benedizione, se obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione, se non obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, e se vi allontanerete dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto».
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (6, 1-10)
Fratelli, se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi, che avete lo Spirito, correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo. Se infatti uno pensa di essere qualcosa, mentre non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora troverà motivo di vanto solo in se stesso e non in rapporto agli altri. Ciascuno porterà il proprio fardello. Chi viene istruito nella Parola, condivida tutti i suoi beni con chi lo istruisce. Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (4, 5-42)
Il Signore Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere»… Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna»… Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! … Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te… La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete… «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura… Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna… E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera.
Signore Gesù, come il Padre ha mandato te, così tu mandi la Chiesa a portare la tua Parola di verità e di pace al modo intero. Donale la capacità di assolvere questo compito con amore, ma anche con la fermezza e la tenacia di chi sa di compiere la tua volontà. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!
Ciascuno esamini la propria condotta.
Signore, aiuta la nostra Comunità a guardare bene dentro di sé, per non cadere in una religiosità fatta di ostentazione e vanagloria, ma vivere e testimoniare la sua fede con perseveranza e impegno camminando secondo lo Spirito. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!
Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo
Nella tragedia della guerra, ci chiami Signore a superare l’appartenenza di gruppo, di clan, di sangue, per riconoscerci in una identità più grande e universale, e sostenerci così gli uni gli altri come fratelli. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!
Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare.
Signore, assistiamo sconvolti a quanto non avremmo mai voluto vedere. E con grande amarezza tocchiamo con mano dove possa portare la volontà di ottenere con ogni mezzo potere e prestigio. Converti i cuori dei responsabili di tanta sofferenza e distruzione perché scelgano la pace. Con tutto il cuore ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!