L’Arcivescovo Delpini sta visitando il nostro decanato e sabato 12 sarà a Santa Croce per conoscerci meglio da vicino, incontrando prima il consiglio pastorale e il consiglio degli affari economici, e per celebrare con noi l’eucaristia alle 18,30.
La celebrazione eucaristica viene trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.
Noi lo accoglieremo con gioia, e lo ringrazieremo perché in lui troviamo una guida capace di aiutarci a leggere le difficoltà del tempo presente, e ci prende per mano per farci crescere come credenti, e nello stesso tempo come cittadini: doppiamente consapevoli delle responsabilità di vivere e portare nella quotidianità i valori cristiani di un servizio disinteressato che abbia come obiettivo un ‘bene comune’ oggi quasi dimenticato. Nel presentare la visita alla città di Milano, l’Arcivescovo ha spiegato con quale intenzione vuole guardare a noi:
“In questo tempo particolarmente complicato per la pandemia, in questa città, in questi territori, il regno di Dio è vicino. Vengo come un pellegrino e voglio visitare un po’ tutti. Vorrei non soltanto vedere cose o partecipare a riunioni, ma stare con le persone, in dialogo e ascolto reciproco. Non ho nuove direttive da indicare, ma sono come un mendicante che chiede aiuto perché la missione che mi è stata affidata possa continuare. Vorrei essere come uno che non disturba troppo: un povero che ha bisogno di sentire il frutto che nelle comunità, ha portato la parola di Dio”
E ancora:
“Così voglio visitare la città: le parrocchie e le istituzioni, le organizzazioni di carità, le iniziative educative, i luoghi di preghiera e i luoghi della cultura, le attività produttive e gli ambienti della sofferenza…
Cerco Dio, cerco i segni del Regno, cerco quello che nel tempo come Chiesa abbiamo perduto, cerco quello che sta preparando il futuro della città…
La visita pastorale ritrova la moneta perduta della parabola (Luca, 15, 8-10). La presenza di Dio, i segni del Regno che viene nelle sue opere, negli ospedali da campo che sono le comunità presenti sul territorio, nelle storie di santità raccontate da vite dedicate alla preghiera nei monasteri e nelle comunità di vita consacrata, nei carismi sbocciati in terre lontane e che hanno trovato in città il terreno adatto per produrre molti frutti.
Cerco la presenza di Dio o l’inquietudine che Dio tiene viva in uomini e donne pensosi.
Cerco e riconosco la presenza di Dio nella passione educativa che anima oratori, scuole, movimenti, associazioni di antica tradizione e di recente insediamento.
Cerco Dio, cerco i segni del Regno, cerco quello che abbiamo perduto, cerco quello che sta preparando il futuro della città, cerco quelli che si fanno avanti perché la missione continui”.
E noi, Vescovo Mario, vogliamo essere fra questi…
Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=492255
Lettura del profeta Isaia (56, 1-8)
Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi». Beato l’uomo che così agisce e il figlio dell’uomo che a questo si attiene... Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l’eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!». Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi che… preferiscono quello che a me piace e restano fermi nella mia alleanza, io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome più prezioso che figli e figli… Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore… li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (7, 14-25a)
Fratelli, sappiamo che la Legge è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come schiavo del peccato. Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!
Lettura del Vangelo secondo Luca (17, 11-19)
Lungo il cammino verso Gerusalemme, il Signore Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
PREGHIERE DEI FEDELI DELLA COMUNITA’ DI SANTA CROCE
Signore, aiuta la tua Chiesa perché, come chiedono Papa Francesco e il nostro Arcivescovo, possa annunciare il Vangelo al mondo di oggi con la vita piuttosto che con le parole, e in un cammino che coinvolga tutti – preti, religiosi, laici, uomini e donne – per guardare al futuro con il cuore aperto alla speranza. Per questo Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Signore, aiuta le nostre famiglie a fare della propria casa il luogo dove si impara il nome di Dio. E aiuta anche i nostri genitori a essere consapevoli della responsabilità di consegnare ai figli la fede e i valori cristiani su cui costruire il loro futuro. Per questo Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Signore Gesù, ti presentiamo i nostri bambini, ragazzi, giovani: così provati di questi tempi. Tu sai quanto bisogno hanno di essere ascoltati, accolti in profondità, capiti: aiutaci, Signore, a costruire una valida rete educativa che, fra famiglia, scuola e comunità, possa far loro capire il valore di ogni chiamata alla vita per il bene comune. Per questo Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Donaci, Padre, occhi attenti e tanto coraggio nel riconoscere e offrire concreta solidarietà a chi è più debole, invisibile, inascoltato: anziani, malati, disabili, padri senza lavoro, mamme sole, stranieri in difficoltà… Con tutto il cuore, per questo Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Ti ringraziamo, Signore, per il nostro Vescovo Mario e la sua preziosa guida. Chiediamo l’aiuto del Tuo Spirito perché la nostra bella Comunità impari a mettersi in ascolto del territorio che abita, scoprendovi con gioia il bisogno – ma anche la presenza, magari inaspettata – di Dio. E per tutte queste intenzioni ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!