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Brevi letture nella solennità di inizio di un anno nuovo all’insegna della pace. Dal primo gennaio 1968, per volontà di Papa Paolo VI, questo giorno è infatti celebrato come la giornata mondiale della pace. E il Signore sa quanto abbiamo bisogno di questa antica e sempre preziosa benedizione:
“Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”
Noi crediamo che la pace sia possibile proprio perché un Dio ha accettato di rinunciare interamente alla sua essenza divina facendosi uomo, per insegnarci la via della salvezza. E nel vangelo vediamo uno di questi ‘passi’ che superano la ragione umana: un Dio che viene circonciso. Per mostrare un Dio che si è pienamente immerso nei limiti umani – tutti – per amore…
Difficile da comprendere, probabilmente anche per Maria, che ci indica però la via da seguire: “custodire nel cuore” quello che resta comunque sempre un Mistero.
Mistero che, per chi lo accoglie, è però capace di cambiare la vita: come è avvenuto per i pastori e per tutti quelli hanno accolto la loro testimonianza… Noi compresi.
Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=484227
Lettura del libro dei Numeri (6, 22-27)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2, 5-11)
Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.
Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 18-2)
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Secondo la tradizione, durante la messa del Te Deum del 31 dicembre e nelle celebrazioni del primo gennaio, le preghiere dei fedeli legate alle letture sono sostituite da preghiere di ringraziamento che ripercorrono le tappe sacramentali più importanti della nostra Comunità nell’anno passato.
Signore Gesù, anche alla fine di questo difficile anno vogliamo ringraziarti, per i giorni felici: ma anche per quelli problematici – e non di rado tristi- nei quali però sei stato sempre vicino alla nostra comunità.
In particolare:
- grazie per i tanti bimbi che in questo territorio sono nati, e per i 47 che sono stati battezzati davanti a questa comunità, arricchendola di nuove vite: grazie perché ci donano il tuo sorriso!
- grazie per le 25 coppie che si sono preparate al sacramento del matrimonio, e per le 10 che l’hanno già celebrato: grazie perché mostrano di credere nel futuro e affidano a te la loro famiglia!
- grazie per i piccoli e meno piccoli che stanno crescendo nella fede, in particolare per i 224 che per la prima volta hanno partecipato alla mensa eucaristica, e per i 128 che hanno confermato personalmente i loro voti battesimali nella cresima!
- grazie, infine, per i nostri anziani che non perdono la speranza del domani, e ci insegnano come sopportare con pazienza cristiana isolamento e malattia, e come prepararsi all’ultimo traguardo con la serenità di chi si abbandona a te. Ricordiamo con speciale affetto, insieme ai loro familiari, i fratelli e le sorelle che ci hanno lasciato in solitudine a causa del Covid. I funerali sono stati 87.
Signore Gesù, grazie per tutti questi doni.
Ti affidiamo la nostra bella Comunità e insieme a lei tutti quelli che vivono in questo territorio.
Ti chiediamo di benedirci e di accompagnarci tutti, continuando a illuminare il nostro cammino nell’accoglienza, nella fraternità, e nella pace.