Liturgia

Tre letture molto diverse che ci aiutano a comprendere che Dio è da sempre al fianco dell’umanità. Certamente, i brani parlano il linguaggio diverso di momenti molto lontani nel tempo. Tuttavia, che si tratti di proteggere il popolo di Israele all’inizio della sua storia nella Palestina, o dei difficili tempi presenti, non cambia la certezza che il nostro Dio è un Padre sempre attento e vicino.

Un grande aiuto viene dalle stesse parole di Gesù nel vangelo di Giovanni, quando ... continua

Tre bellissime letture che, ancora una volta, ci parlano di Dio. Un Dio ‘misterioso’ davanti al quale Mosè ha “paura. Una fiamma che brucia senza consumarsi come nel roseto ai piedi dell’Oreb. Che sembra lontano, ma segue le tristissime vicende di noi umani. Un Dio che “invia” per parlare di Lui…

Ma come, Signore? Ed è quella appunto la “sapienza” che Paolo indica come capace di dare a tutti -e perciò a noi- di parlare di Lui anche oggi: sia ... continua

Tre letture che ci fanno di nuovo riflettere sul nostro rapporto con Dio e con l’umanità. Iniziando da Genesi e dalla prima alleanza con Abramo. Una alleanza molto particolare, ‘carnale’ nel senso pieno della parola, che si deve tramandare nel tempo attraverso la ‘generazione’ stessa: la circoncisione appunto. Dunque, un legame forte e ‘identitario’.

Che Gesù però ‘apre’ a tutti, come leggiamo in Paolo: Gesù è venuto per aprire gli occhi a tutti, come la vera luce, perché nessuno rimanga ... continua

Tre testi diversi, che ci aiutano a capire qualcosa di più di Dio. Il primo ci dice infatti che Dio prende molto sul serio il rapporto con chi lo segue. Con Abramo, il legame è fortissimo, personale, ma anche fondativo per la sua gente… Si può tacere con lui, quando rischia un grave pericolo il nipote Lot insieme alla famiglia? E così saranno salvati dagli angeli: con l’eccezione di questa moglie, colpevole di non sapersi distaccare da una situazione del ... continua

Una riflessione sulla ‘vocazione matrimoniale’ che viene dall’Antico Testamento, anzi dalla Creazione stessa del mondo e arriva sino a Gesù. L’umanità non è fatta per l’individualismo, l’egocentrismo, la sterilità, ma per lo stare insieme, per l’amore, per la vita. Genesi 1 lo dice così bene: «E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.
28Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi». Nella tradizione alta (Genesi 1), infatti, ... continua

Questa solennità ci porta al cuore della nostra fede: il mistero incomprensibile di un Dio che rinuncia alla sua ‘onnipotenza’ per offrire e allargare il suo annuncio di speranza e salvezza all’umanità intera. Un messaggio destinato a diventare a sua volta vita, accoglienza, solidarietà, uguaglianza, misericordia, e dunque anche pace. Con una testimonianza vissuta, che chiama quindi a misurarsi necessariamente con ciò che contrasta tutto questo: il Male. Ecco perché, tanto nel Primo che nel Secondo Testamento, abbiamo sempre tanto ... continua

Siamo tornati alla lettura iniziale tratta dal Primo testamento. Tema, la Trinità: il ‘Mistero’ del nostro Dio. Una diversità e una comunione perfetta poco comprensibili umanamente anche per noi cristiani, addirittura politeismo per altri (segnatamente, il mondo dell’Islam). Un Dio ben strano che, come Padre, fin dall’inizio crea pensando al Figlio, mentre lo Spirito soffia su un universo ancora informe. Certamente molto diverso da noi: non a caso ‘sue creature’, come evidenzia la lettura tratta da Esodo. Dio è decisamente ... continua

Per l’ultima volta, tutte le letture dal Nuovo Testamento: in ricordo delle difficoltà dei primi cristiani, e per far riflettere noi, discepoli del secondo Millennio. Iniziamo dal vangelo di Giovanni: uno dei momenti in cui Gesù cerca di togliere drammaticità a quanto sta per accadere. A lui, ma anche a tutti i discepoli. Non c’è un abbandono e non ci saranno orfani, nonostante si apra un tempo ‘altro’ in tutti sensi. Quello del “già” ma “non ancora”, in cui ‘salvezza’ ... continua

Siamo al momento finale della vita terrena di Gesù, momento cruciale che la liturgia ci fa ‘vivere’ in modi diversi. Nella narrazione di Luca, siamo ancora nella ‘stanza superiore’, quella dell’ultima cena, in cui gli undici continuavano a ritrovarsi dopo che i discepoli di Emmaus erano tornati velocemente a Gerusalemme, per raccontare la loro avventura e fugare tutti le possibili perplessità circa la risurrezione del Maestro. E il Signore in persona appare loro, per mostrare che risurrezione ha una sua ... continua