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Una domenica speciale che parla di un cristianesimo appena nato che si stava diffondendo grazie alla conversione di adulti. Anche allora c’era una ‘iniziazione’: quella dei cosiddetti ‘catecumeni’ (in greco ‘coloro che vengono istruiti’). Il loro percorso finiva nella veglia di Pasqua, “passaggio” per gli ebrei dalla schiavitù d’Egitto alla libertà, e per i Cristiani “passaggio” dalle tenebre alla luce, e dalla morte a una vita senza fine, nella morte e risurrezione del Signore. Nella veglia venivano battezzati, cresimati e ammessi alla cena. Essi si distinguevano per le vesti ‘bianche’ usate per il battesimo e portate sino alla completa integrazione nella comunità ecclesiale la domenica dopo Pasqua, in cui venivano ‘deposte’.
Un momento importante di riflessione anche per la nostra fede attraverso tre letture significative. Fondamentale il vangelo di Giovanni, con la figura di quello che è stato chiamato il “fratello gemello” di tutti noi: Tommaso detto Didimo (gemello)”. Sono gli ultimi istanti di una presenza ‘fisica’ di Gesù risorto: ma, anche dopo tutto quello che era accaduto, c’è chi ancora non crede… Eppure Tommaso era quello che si era detto disposto a morire con Gesù: insomma, una figura ‘consolante’ per noi tutti. E sono fondamentali le parole del Signore, quando dice di comprendere tutta la fatica di chi crederà pur non avendo visto (“beati quelli che non hanno visto e hanno creduto”): cioè tutte le generazioni cristiane, e oggi proprio noi…
Si pone dunque il problema di ‘come’ arrivare a ‘credere’. Le due altre letture scelte cercano di illuminare proprio questo. Soprattutto quella di Atti, vero inizio della Chiesa, alle prese con l’onere e l’onore di un primissimo annuncio, semplicissimo ma che noi non sappiamo più fare : Cristo è morto e risorto per dare salvezza a tutti. Eppure, se oggi ci pare difficile farlo, molto più lo è stato allora. Ma, davanti alle difficoltà reali, a minacce e persecuzioni, la risposta è stata una sola: non possiamo tacere!! Costi quel che costi: ed è così oggi stesso, in un tempo in cui i Cristiani hanno ancora il più alto numero di martiri, cioè di ‘testimoni’ (martire in greco) che perdono la vita anche a nome nostro, tiepidi e timorosi credenti… E Paolo ci mette in guardia: pensiamo al vero significato del nostro battesimo e cerchiamo di reagire alla “filosofia e ai vuoti raggiri della tradizione umana”, cultura spesso deteriore in cui siamo immersi, per poter dire con Tommaso “mio Signore e mio Dio”…
Lettura degli Atti degli Apostoli (4, 8-24 a)
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati… per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti… Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza». Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare…Si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome». Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora… li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto… Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani… e tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio.
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2, 8-15)
Fratelli, fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità.. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi… perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (20, 19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi.
Signore Gesù, per poter continuare la tua missione di salvezza, la Chiesa deve andare nel mondo con lo stesso spirito con cui lo hai fatto tu. Aiutala a non perdere il senso del mandato che le hai affidato, perché senza il tuo Spirito invano lavorerebbe. Ti preghiamo… Per la tua misericordia, salvaci, Signore!
Detto questo soffiò e disse loro “Ricevete lo Spirito Santo”…
Signore, oggi ti chiediamo di “soffiare” forte sui nostri ragazzi che sono stati confermati nella fede. Lo Spirito Santo infiammi i loro cuori per essere, ovunque andranno, testimoni credibili del tuo Vangelo. Ti preghiamo… Per la tua misericordia, salvaci, Signore!
Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Signore, le parole di Pietro e Giovanni interpellano fortemente la nostra fede: cosa abbiamo visto e ascoltato per seguirti? Il tuo Spirito ci aiuti ad annunciare, a nostra volta, che anche oggi Gesù è davvero vivo in mezzo a noi. Ti preghiamo… Per la tua misericordia, salvaci, Signore!
Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi…
Rispondiamo anche noi all’appello di Papa Francesco, ricordando coloro che rischiano la vita lottando per i diritti fondamentali nelle dittature, nei regimi autoritari e persino nelle democrazie in crisi: molti in nome della fede in Gesù Cristo. Fa’, Signore, che i loro sacrifici e il loro impegno portino frutti abbondanti nella promozione della dignità e dell’uguaglianza. Ti preghiamo… Per la tua misericordia, salvaci, Signore!