Domenica “del perdono”
Prima di passare al nuovo tempo liturgico della Quaresima, la liturgia ci chiede ancora una volta di riflettere sulla nostra fragilità e insieme sul nostro rapporto con Dio. Come lo vediamo? Ma, soprattutto, come la Scrittura cerca di mostrarcelo? Bellissimo il brano del Siracide con l’immagine di un Dio che “sa che la sorte [dell’uomo] è penosa” e così anche quella “di ogni essere vivente”: e proprio per questo “abbonda nel perdono”.
Se questa era la premessa, Gesù allarga l’orizzonte specificando che la sua incarnazione ha un preciso compito: “cercare e salvare ciò che era perduto”. Aggiungendo: particolarmente di chi è ‘in ricerca’ per dare senso alla sua vita. Zaccheo infatti vuole vedere Gesù, tanto da salire sull’albero. E poi, immediatamente, dichiara il suo peccato, rimediando con una concretissima ‘conversione’.
San Paolo cerca di indicare ai suoi neofiti -e a noi oggi- come ‘applicare’ tutto ciò a una comunità che si sta formando non senza difficoltà. E indica la via maestra della carità, che è poi quella del ‘perdono’: come dice la parola, un ‘dono’ così speciale da essere un ‘super dono’… Da imparare ma soprattutto da vivere anche per noi…
Lettura del libro del Siracide (18, 11-14)
Il Signore è paziente verso di loro ed effonde su di loro la sua misericordia. Vede e sa che la loro sorte è penosa, perciò abbonda nel perdono. La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo, la misericordia del Signore ogni essere vivente. Egli rimprovera, corregge, ammaestra e guida come un pastore il suo gregge. Ha pietà di chi si lascia istruire e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (18, 11-14)
Fratelli, se qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma, in parte almeno, senza esagerare, tutti voi. Per quel tale però è già sufficiente il castigo che gli è venuto dalla maggior parte di voi, cosicché voi dovreste piuttosto usargli benevolenza e confortarlo, perché egli non soccomba sotto un dolore troppo forte. Vi esorto quindi a far prevalere nei suoi riguardi la carità; e anche per questo vi ho scritto, per mettere alla prova il vostro comportamento, se siete obbedienti in tutto. A chi voi perdonate, perdono anch’io; perché ciò che io ho perdonato, se pure ebbi qualcosa da perdonare, l’ho fatto per voi, davanti a Cristo, per non cadere sotto il potere di Satana, di cui non ignoriamo le intenzioni.
Lettura del Vangelo secondo Luca (19, 1-10)
Il Signore Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
Signore, aiuta la Chiesa a tenere vivo il desiderio di cercarti, perché cercarti significa trovare il senso della vita, e il dono gratuito della misericordia: essere accolti e non giudicati. Per questo con speranza ti preghiamo… Donaci, Signore la tua salvezza!
Vi esorto quindi a far prevalere la carità
Aiuta, Signore nostra Comunità a mantenere gli occhi e il cuore ben aperti a quanto accade intorno a noi, per non mancare alcuna occasione per diffondere il tuo amore. Per questo ti preghiamo…Donaci, Signore la tua salvezza!
Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia
Signore Gesù, come Zaccheo, vogliamo accoglierti con gioia nella nostra vita per costruire un mondo in cui le diverse generazioni possano sostenersi, in modo tale che chi ha esperienza e chi ha sogni da realizzare collaborino insieme per il bene comune. Per questo ti preghiamo… Donaci, Signore la tua salvezza!
La tua misericordia è grande Signore.
Signore, in questo momento di sofferenza, invochiamo la tua misericordia su papa Francesco. Donagli forza e conforto, perché possa affrontare con serenità la prova che sta vivendo. Per questo ti preghiamo… Donaci, Signore la tua salvezza!