21 febbraio – Domenica all’inizio di Quaresima

Inizia il tempo della Quaresima, e le letture richiamano a un bell’esame di coscienza, iniziando dalle ‘tentazioni’ attraverso cui, poco prima dell’inizio della sua vita pubblica, hanno sfiorato lo stesso Gesù. Anche a lui, infatti, il diavolo fa balenare la possibilità di una vita facilmente abbondante (pane), in cui la fede può diventare una ‘sfida’ a Dio (gettati…), che mira alla ricchezza e al potere usando ogni mezzo (mi adorerai). Gesù sa resistere, con digiuno e preghiera: e noi?

Una situazione di sempre: Isaia lo sa bene, e presenta uomini che digiunano e fingono di essere credenti, mentre in realtà sono dei litigiosi imbroglioni senza scrupoli. E san Paolo ci richiama a “non fissare lo sguardo sulle cose visibili” ma piuttosto su “quelle invisibili” che “sono eterne”.

Ecco perché il Papa ci chiede di ricuperare seriamente in questo tempo speciale le dimensioni, personali e comunitarie, di fede, speranza e carità: e anche – o soprattutto – di viverle…


Letture

Lettura del profeta Isaia (57, 15 – 58, 4a)
Isaia disse: «Così parla l’Alto e l’Eccelso… “In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi… Per l’iniquità della sua avarizia mi sono adirato… ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni… I malvagi sono come un mare agitato, che non può calmarsi e le cui acque portano su melma e fango… “Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?”. Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi».

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (4, 16b – 5, 9)
Fratelli, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti… noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne. Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli… Dunque,… sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo … siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.

Lettura del Vangelo secondo Matteo (4, 1-11)
Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Letture sul sito della Diocesi: https://www.chiesadimilano.it/?p=346089


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Camminiamo infatti nella fede e non nella visione
Alla Chiesa non è stato dato, Signore, di vedere con occhi umani il tuo Regno su questa terra. Ma le è stata affidata la Parola di tuo Figlio Gesù perché, attraverso la fede, sappia indicare a ciascuno di noi come vivere per costruirlo, camminando nella luce dello Spirito. Per questo ti preghiamo… Rinnova, Signore, la nostra vita!

Ecco, nel giorno del vostro digiuno, curate i vostri affari!…
In questo tempo di difficoltà per tutti, le prove sembrano moltiplicarsi. Aiutaci, Signore, in questo tempo di conversione, ad abbandonare ogni tentazione di egoismo, e ad affrontare con coraggio scelte di vita che tengano seriamente conto della coerenza che tu ci chiedi. Per questo ti preghiamo… Rinnova, Signore, la nostra vita!

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo.
Signore, spesso siamo tentati di usare Dio per i nostri interessi personali. Guardando a Gesù, ognuno di noi sia capace di vincersi, pregando e vigilando come egli stesso ci ha insegnato nella sua vita terrena. Per questo ti preghiamo… Rinnova, Signore, la nostra vita!

In un luogo santo io dimoro… ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati…
Signore, la consapevolezza dell’oppressione e umiliazione della dignità cui assistiamo ogni giorno, le tue parole -anzi il tuo ‘grido’!- ci consolano, ma, nello stesso tempo, ci inchiodano alle nostre personali e collettive responsabilità: il tuo Spirito soffi forte su di noi! Per questo ti preghiamo… Rinnova, Signore, la nostra vita!