6 gennaio – Epifania del Signore

Orario festivo delle Messe: 9.00, 10.30, 12.00 e 18.30.

Siamo alla seconda manifestazione (epifania) di Gesù, dopo quella che aveva coinvolto i pastori. Ma il vangelo di oggi indica un orizzonte ben più ampio, che si apre al mondo lontano rappresentato da questi tre personaggi che, a loro volta, simboleggiano le diverse ‘genti’ di allora. Dopo una “adorazione” da parte degli ‘esclusi’ del tempo, qui abbiamo a che fare con l’alta cultura scientifico astrologica di allora, in particolare iraniana: un mondo religiosamente molto diverso. Il contesto riecheggia, non a caso, Isaia, con la visione profetica della fine dei tempi, quando la “tenebra che ricopre la terra” e la “nebbia fitta avvolge i popoli” verrà vinta dalla “luce” e dalla “gloria del Signore”.  E, tutti porteranno con sé, in segno di ricchezza e di gioia, “oro e incenso”.

Come si nota, l’evangelista, che aveva bene in mente questo passo ma scrive quando la vita terrena del Signore si è già conclusa, aggiungerà la “mirra”, usata per la conservazione dei cadaveri, alludendo a quel “ha dato se stesso per noi” di san Paolo: Gesù si è sacrificato per indicarci la strada e insegnarci a “vivere in questo mondo” dando il proprio contributo perché possa essere pacifico e dunque giusto.

In fondo, a questo aspiravano anche quei sapienti inseguendo una luce che indicava il cammino. E l’avevano tanto desiderata da non stupirsi trovando, alla fine, niente altro che un neonato in fasce. Al contrario si sono prostrati per adorarlo. Una ricerca che nulla ha a che fare con le intenzioni di un potere bugiardo, che userà -come sempre- la violenza più brutale per difendere i propri interessi e la propria egoistica sopravvivenza. Una ricerca  che però deve essere anche la nostra…


Lettura del profeta Isaia (60, 1-6)
Isaia disse: «Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare s.  i riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore».

Lettera di san Paolo apostolo a Tito (2, 11 – 3, 2)
Carissimo, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno ti disprezzi! Ricorda loro di essere sottomessi alle autorità che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.

Lettura del Vangelo secondo Matteo (2, 1-12)

Nato il Signore Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e… si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

E’ apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini.
Signore, la Chiesa sappia essere la stella che guida uomini e donne di buona volontà alla gioia dell’incontro con Gesù e con la sua grazia di salvezza, alla conversione di ciascuno, e all’annuncio della tua misericordia. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua luce, Signore!

Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.
Signore, la nostra Comunità impari dai Magi a mettersi in cammino insieme all’umanità intera, per potere, tutti insieme, inginocchiarci davanti a te, e gioire dopo averti finalmente trovato. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua luce, Signore!

Dov’è colui che è nato?
Signore, per metterci in cammino come i Magi abbiamo bisogno di scoprire una stella che ci guidi.  Resta vicino a noi, Signore, perché possiamo incontrarti. Per questo ti preghiamo… Donaci la tua luce, Signore!

Nebbia fitta avvolge i popoli, ma su di te risplende il Signore
Signore, oggi vogliamo ricordare le vittime dei poteri assoluti e di una economia globale egoista e profondamente ingiusta. Sostieni quanti, in ogni angolo del mondo, lottano, anche a costo della vita, per la pace, la condivisione, e il riconoscimento della dignità e dei diritti di ogni creatura. Per questo di tutto cuore ti preghiamo… Donaci la tua luce, Signore!