31 gennaio – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

La festa della Santa Famiglia – e con essa di tutte le famiglie – giustifica una attenzione particolare al brano del vangelo di Luca che coinvolge tutte tre i suoi componenti. 
Pasqua: grande festa corale di un ‘popolo’ che converge a Gerusalemme; una specie di ‘carovana’ in cui tutti più o meno si conoscono, e nessuno si preoccupa se un ragazzo, ormai considerato ‘adulto’ (12 anni), non sta con i genitori… Poi la grande preoccupazione: non c’è…indietro in fretta…eccolo nel Tempio…  Maria dice poche parole, semplici, dirette e molto accorate, anche a nome di Giuseppe: le stesse che tante volte diciamo ai nostri figli: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. La risposta di questo specialissimo ragazzo che è Gesù dice che egli sta crescendo – e crescerà – “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”, restando anche sottomesso, ma comprendendo via via la propria vocazione… 
Anche i nostri figli ne hanno una, e devono essere accompagnati per scoprirla. Molte volte, come genitori, non comprendiamo e ci capita custodire nel nostro cuore momenti di grande tensione e difficoltà: è il momento, allora, di affidarci con speranza e fede a Maria e Giuseppe…


Lettura del profeta Isaia (45, 14-17) Così dice il Signore: … Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore. Saranno confusi e svergognati quanti s’infuriano contro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli… Non sarete confusi né svergognati nei secoli, per sempre. 

Lettera agli Ebrei (2, 11-17) Fratelli, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli… Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo… ne è divenuto partecipe, per… liberare quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita… Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per… espiare i peccati del popolo. 

Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 41-52) I genitori del Signore Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine… Ma, trascorsi i giorni… il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva… si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono… a Gerusalemme… lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.


Letture sul sito della Diocesi: https://www.chiesadimilano.it/?p=346001


Preghiere delle famiglie della Comunità di Santa Croce


Ti preghiamo Signore per i nostri figli, perché trovino nella famiglia un luogo di confronto, amore e rispetto, dove sentirsi sempre accolti, crescere nella fede ed essere portatori di valori nella società. Aiutali a realizzare i loro sogni e il disegno che hai pensato per loro. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!

Signore, ti affidiamo le famiglie che soffrono per la discordia e la divisione. Te lo chiediamo: apri i cuori al perdono, guarisci le ferite provocate da violenza, ingiustizia e tradimenti; e non permettere che la nostra incapacità di amare ci allontani da Te che sei eterno Amore. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!


Signore che curi i nostri corpi e le nostre anime, Te lo chiediamo, nel mezzo della lotta contro la pandemia Covid-19: proteggici dalla malattia, consola le famiglie che hanno perso i loro cari, apri i nostri cuori alla solidarietà con è più fragile, o ha perso il lavoro; e insegnaci a vivere questo tempo come l’occasione per costruire nell’amore e nella pace le nostre relazioni domestiche. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!


“La famiglia”, dice Papa Francesco, “è dotata di una competenza straordinaria per capire, indirizzare e sostenere l’autentico valore del tempo della festa” quale “prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana”. Aiuta, Signore, le nostre famiglie a riconoscere nella festa non solo un momento di riposo, ma anche l’occasione per guardare alla bellezza di quanto costruito insieme, facendone dono l’uno all’altro. Per questo Ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!


L’Arcivescovo Delpini, nella Lettera per l’Avvento, ci ha invitato ad “ abitare i giorni come figli di Dio”. Signore, aiuta le nostre famiglie a decidere tempi di “riti di vita familiare” che consentano di parlarsi, pregare insieme, perdonarsi e portare i pesi gli uni degli altri, alimentando il loro desiderio di comunione e condivisione con l’intera Comunità Parrocchiale. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!