15 agosto – Assunzione della B.V. Maria

Giorno particolare quello dell’Assunta, dedicato a Maria, questa giovanissima, mite e umile ragazza dalla storia assolutamente straordinaria…

Maria che, nel bellissimo racconto di Luca, pur gravida, si muove “di fretta verso la regione montuosa” per raggiungere Elisabetta. Due donne che custodiscono un segreto imbarazzante perché per entrambe umanamente incredibile: e dunque capaci di comprendersi in modo particolare. Al centro del brano però la presenza fondamentale è quella dello Spirito. Che muove Maria; che fa “sussultare” Giovanni nel grembo della sua mamma; che toglie Maria da ogni perplessità, preoccupazione, stordimento e la fa sciogliere in una delle più belle preghiere di ringraziamento dell’Antico Testamento. Per sé e per tutti: “tutte le generazioni mi chiameranno beata… di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”.

E ciò che lo Spirito aveva suggerito a Elisabetta appare chiaramente nel brano dell’Apocalisse: che parla di Maria in questa visione finale della storia dell’umanità -e quindi della salvezza- nella quale l’esistenza di Maria è esaltata come la creatura che ha materialmente l’ha fatta iniziare dando vita a Gesù, Dio incarnato proprio per questa missione.

Ancora una volta Paolo lo spiega ai suoi fedeli. Sempre difficile capirne il sacrificio ed il valore, come anche la possibilità stessa di una morte e di una risurrezione. Ma Gesù è l’uomo così come Dio l’aveva sognato… Un sogno subito finito male per il cattivo uso della libertà concessa all’umanità. È il dramma che ci accompagna ogni giorno, dalle origini. Ma contro il quale Gesù ci ha insegnato a combattere fino a che tutti i ‘nemici’ che il Male crea, morte compresa, saranno stati vinti perchè “posti sotto i suoi piedi”.


Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (11, 19; 12, 1-6a. 10ab)
Nel giorno del Signore, si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza… Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo… la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15, 20-26)
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.

Lettura del Vangelo secondo Luca (39-55)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dai morti.
Signore, aiuta la Chiesa, con la protezione di Maria, a indicarci la via della salvezza che Cristo ci ha donato con la sua risurrezione, perché nella sua morte impariamo l’Amore che condivideremo con te per l’eternità. Per questo ti preghiamo…

Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.
Oggi la liturgia mette al centro Maria che noi celebriamo e veneriamo come Madre di Gesù e Madre della Chiesa, pur restando sempre fedele al suo stile di sobrietà, umiltà, dolcezza. Insegni ogni giorno, alla nostra comunità e a tutti noi a vivere quotidianamente e seriamente queste virtù. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Liete parole mi sgorgano dal cuore.
Attraverso Maria il nostro cuore si apra al mistero di Gesù perché possiamo dire un semplice “sì” alla presenza, misteriosa ma reale, del Signore nella nostra vita. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili.
Preghiamo il Signore perché esistano ancora oggi, nel nostro violento e ingiusto mondo, quei ‘dieci giusti’ che avrebbero impedito la distruzione di Sodoma. Per questo con forza ti preghiamo… Ascoltaci, Signore