Oggi, la liturgia ci fa tornare alle origini di tutto. L’uomo, e la donna, il progetto originale di Dio su una umanità che gli era parsa “molto buona” e che subito va, invece, per tutt’altre strade. Perché la ‘tentazione’ c’è, e fa sempre sembrare ‘bello’ e ‘buono’ ciò che non lo è… Ma c’è anche la libertà di scegliere fra “il bene e il male”: e di scoprire, alla fine, che si è “nudi”. “Che hai fatto?”: quante volte il Signore lo ripete ogni giorno, da sempre…Pensiamo alle guerre, alle violenze, alle troppe povertà, alla fame e alla sete di tanti fratelli e sorelle che nel tempo si sono moltiplicate e che non finiscono mai…
Eppure, la storia non termina qui: e Dio darà a questa umanità affaticata e smarrita la possibilità di tornare a sperare: come bene spiega san Paolo, alludendo alla figura del Messia.
Nuovamente un uomo e una donna. In genere, riflettiamo sul “sì” di Maria: e questo è giusto. Il primo “sì” è il suo. Però Matteo ci parla di questo Giuseppe di cui così poco sappiamo: uomo dei “sogni” che gli prospettano sempre situazioni difficili, davanti alle quali Giuseppe farà “come gli aveva ordinato l’angelo del Signore”. Il suo “sì”…
Questa domenica la Chiesa cattolica mette al centro la “famiglia” di oggi, che vive le difficoltà del nostro tempo, ma che nell’amicizia, nella condivisione, in una fede vissuta insieme può trovare la forza per una “santità” quotidiana: non gridata, nascosta ma preziosa e benefica per la società tutta.
Lettura del libro della Genesi (3, 1-20)
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici… e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà». All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!». L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti viventi.
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5, 18-21)
Fratelli, come per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
Lettura del Vangelo secondo Matteo (20b-24b)
Apparve in sogno a Giuseppe un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Per Papa Francesco, per ogni sacerdote e diacono, perché, insieme alle famiglie, possano costruire la Chiesa come una “grande famiglia”, in cui incontrare sempre sguardi d’amore, custodendo in essa l’unità, l’accoglienza e la comunione fraterna. Noi ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Per la pace in tutti i Paesi del mondo perché le famiglie che stanno vivendo grandi e dolorose difficoltà, possano ricevere un sostegno concreto dai governanti attraverso decisioni che siano illuminate dalla tua immensa luce. Noi ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Per le famiglie della nostra comunità, e di tutto il mondo, perché ciascuna di esse si senta chiamata ma anche guidata e sostenuta da te, nel cammino verso la santità imparando a sostenersi reciprocamente, e a donare supporto e vicinanza a chi ne ha bisogno. Noi ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Per Mia, Giulia Sara, Elena, Alessia, Pietro e Emilia Maria: ti preghiamo perché, attraverso il dono del Battesimo, lo Spirito Santo possa posarsi su di loro rendendoli dei bravi Cristiani, capaci di amare ed essere tuoi testimoni nella vita di tutti i giorni. Noi ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!