24 aprile – Seconda Domenica di Pasqua, in Albis depositis

Una domenica importante: detta in Albis perché anticamente i catecumeni venivano introdotti nella comunità, deponendo le vesti bianche del battesimo pasquale. Giovanni Paolo II l’ha poi dedicata alla Divina Misericordia in onore di Faustina Kowalska.

Ancora nessuna lettura dell’Antico Testamento… Siamo nel tempo nuovo di Gesù… Iniziamo dal vangelo. Gesù si mostra nella sua nuova realtà e per due volte si mostra ai discepoli, ancora ben chiusi nel cenacolo “a porte chiuse”, e indica chiaramente come in lui, Dio incarnato, per sempre resteranno le ferite della Passione: uno scandalo anche per noi, a ricordo della sua compiuta missione di salvezza.

E’ difficile credere nella risurrezione? Sì, e Tommaso ne è il simbolo. Tommaso fratello di tutti noi. Metti qui il dito…”: Signore Gesù, e noi?

La prima Chiesa cristiana lo sa bene. Lo sa Paolo, il convertito per eccellenza: la nostra ‘condanna’ al peccato è stata “inchiodata” per sempre “alla croce” che ci ha salvati.

Lo sanno Pietro e Giovanni, che parlano a una comunità esistente, e che, proprio a nome di Gesù, compiono “segni” che parlano di vita. Siamo ancora capaci di farne anche noi, dopo duemila anni, come singoli e soprattutto come Chiesa? Siamo capaci di risollevare chi è in grave difficoltà? Siamo capaci di testimoniare con la vita quotidiana le beatitudini che Gesù ci ha lasciate come ‘lo’ stile da seguire?

Forse, incontriamo ostacoli sulla nostra strada. Ma resta la risposta di Pietro: “Non possiamo tacere” quello che con il Signore abbiamo potuto capire e che cerchiamo di vivere…


Lettura degli Atti degli Apostoli (4, 8-24a)
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati». Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù… Si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Un segno evidente è avvenuto per opera loro… e non possiamo negarlo. Ma… proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome»… Ordinarono loro di non parlare i n alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora, …li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto… Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio.

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2, 8-15)
Fratelli, fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voiperdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (20, 19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


Preghiere della Comunità di Santa Croce

Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi.
Signore Gesù, hai dato alla Chiesa un compito preciso: non avere paura, non chiudersi dentro mura sicure, ma andare nel mondo a portare la tua pace, a raccontare che cosa significa la tua Risurrezione, a vivere della tua Parola. Perché la Chiesa sappia essere all’altezza di questo mandato, Signore, con tutto il cuore ti preghiamo…Accresci, Signore, la nostra fede!

Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
In una situazione tanto dolorosa -proprio adesso- come gli apostoli, non dobbiamo disperare, ma   piuttosto testimoniare con forza la Risurrezione di Gesù, una vittoria sul male sempre capace di ridare speranza nella pace e nella solidarietà. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!

Perché hai veduto, hai creduto. Beati quello che non hanno visto e hanno creduto.
Anche a noi, Signore, come Tommaso succede di dubitare della tua morte e risurrezione. Aiuta ognuno di noi a fidarsi di ciò che ci è stato tramandato dal Vangelo. E quando la nostra fede sembra vacillare, la forza del tuo amore non ci faccia smarrire. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!

22 aprile Giornata della Terra
Signore, ci hai affidato la cura e la salvaguardia della terra, ma, nonostante l’impegno di tanti, stiamo consumando le risorse necessarie per la vita. Aiuta governi e imprese a cambiare rotta e anche noi a comprendere che le nostre abitudini e l’attenzione per il bene comune sono in grado di trasformare ingiustizia e interessi in condivisione e investimento per il futuro del nostro pianeta. Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!

Solo per sabato sera:
Ricordiamo nella preghiera Padre Mauro, che domani avrebbe compiuto 67 anni, e gli chiediamo di accompagnare sempre il  cammino della nostra Comunità… Per questo ti preghiamo… Accresci, Signore, la nostra fede!