1 novembre – Solennità di tutti i Santi

Questa è la ricorrenza di tutti i Santi, noti, notissimi, e anche sconosciuti, quotidiani, ma non per questo non preziosi agli occhi di Colui che tutto conosce nel segreto… Le letture ne ricordano tantissimi, infatti, una “moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”. Alcuni, certo, Santi in senso pieno e tradizionale: quelli che “vengono dalla grande tribolazione”: dunque le figure eccezionali e coraggiose che non mancano anche nell’oggi (Apocalisse). Sono quelli che “hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello”.

Ma il discorso di Gesù sulle “beatitudini” -cioè le qualità umane per le quali il Signore ci chiama “beati”- allarga l’orizzonte abbracciando tutte le molteplici scelte di vita in cui possiamo diventare tali: l’essere e sentirsi “poveri”, la sofferenza per sé e per gli altri, la mitezza, la costruzione della pace, una coraggiosa lotta per la giustizia tanto da pagare in prima persona…

Difficile? Sicuramente sì. Non è affatto semplice la coerenza che il Signore ci chiede: e verrebbe a dire che non ne siamo capaci, che non siamo all’altezza…

Ma san Paolo ci viene in aiuto con questo brano bellissimo e consolante: chi dobbiamo temere? Un Dio che si è incarnato, ed è morto in croce per noi? Chi ci muoverà accuse se Dio “è colui che giustifica… e intercede per noi”? Nessuno: perché nulla “potrà separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”.


Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7, 2-4. 9-14)
Nel giorno del Signore, io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8, 28-39)
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati. Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?…». Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Lettura del Vangelo secondo Matteo (5, 1-12a)
Vedendo le folle, il Signore Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Il Signore Gesù si pose seduto, si mise a parlare e insegnava loro. 
Signore, le ‘beatitudini’ nascono dal tuo sguardo sulle folle, e sono insegnamento e trasmissione di vita. Aiutaci a capire che non basta un gesto di misericordia o mitezza per essere beati, ma che serve perseverare nella mitezza e misericordia fino a farli diventare tratti costitutivi della nostra vita…Per questo ti preghiamo… Padre buono, ascoltaci!

Ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare…
Signore, la moltitudine immensa che accoglierai presso di te ci insegni che la santità non è un’utopia o un privilegio di pochi, ma è il tuo progetto su di noi, se sapremo affrontare le difficoltà della vita con spirito di giustizia e di amore, nel segno delle ‘beatitudini’. Per questo ti preghiamo… Padre buono, ascoltaci!

Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
Dacci la forza, Signore, di seguirti con tutto il cuore, perché solo nel tuo amore potremo superare ogni sofferenza e paura, e con il tuo aiuto sapremo rispondere al male con il bene. Per questo ti preghiamo… Padre buono, ascoltaci!

Questi che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?
Signore, spesso rimaniamo smarriti davanti a chi arriva a testimoniarti a rischio della propria vita. Perché questo coraggio sappia darci la forza della coerenza anche nella quotidianità, ti preghiamo… Padre buono, ascoltaci!