11 luglio – Settima Domenica dopo Pentecoste

Questa domenica possiamo toccare con mano la diversità che esiste fra noi e i nostri Fratelli maggiori, come diceva San Giovanni Paolo II: cioè gli Ebrei. Per i quali il rapporto con Dio era sempre molto diretto: a Lui infatti ci si rivolgeva per ringraziare, chiedere, ma anche per discutere ‘alla pari’, leggendo in ogni evento positivo l’intervento diretto di Dio stesso e però in quello negativo la ricaduta dei propri errori. Probabilmente, abbiamo un po’ perso questa ‘spontaneità’, e le altre due letture ci aiutano a capirne la ragione. Il vangelo in particolare con le parole di Gesù: e la differenza sta nel fatto che noi abbiamo un grande intermediario e cioè Dio stesso, incarnatosi per essere più vicino all’umanità, pur restando pienamente Dio (“glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te”). Un intermediario capace di avere “vinto il mondo”, nonostante tutte le sue “tribolazioni”.

San Paolo ridice lo stesso concetto, allargando lo sguardo alle diverse “tribolazioni” che ogni epoca ha vissuto, e ancor oggi purtroppo ci angustiano: paura del futuro, persecuzione per tanti motivi anche religiosi, fame, povertà estrema, pericolo di vita, morte… E l’apostolo spiega anche in cosa consista la “vittoria” di Gesù sul “mondo” (male). In questo: che, in tutte le terribili situazioni in cui tanti e troppi fratelli e sorelle ancora vivono, Gesù, nella pienezza della sua Divinità (“risorto, sta alla destra del Padre”), cosa fa?: “intercede per noi”. È incessante infatti la vicinanza concreta di un “amore” da cui nulla e nessuna “creatura potrà mai separarci”. Diceva un teologo milanese -Giovanni Moioli- di grande valore e purtroppo mancato troppo presto: come potrò temere il giudizio di un Dio che è morto per amore mio?

Un pensiero consolante che ci può accompagnare negli immancabili travagli della vita, che in alcuni casi paiono, da un punto di vita umano, davvero ‘eccessivi’. Ma anche questo fa parte del ‘mistero’ insondabile di Dio: e così pure del mistero del male


Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=460732

Lettura del libro di Giosuè  (10, 6-15)
Gli uomini di Gàbaon inviarono questa richiesta a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Da’ una mano ai tuoi servi! Vieni presto da noi a salvarci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei»… Il Signore gli disse: «Non aver paura di loro, perché li consegno in mano tua: nessuno di loro resisterà davanti a te»Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gàbaon… il Signore lanciò dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine più di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada. Quando il Signore consegnò gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosuè parlò al Signore e disse alla presenza d’Israele: «Férmati, sole, su Gàbaon, luna, sulla valle di Àialon». Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici… Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8, 31b-39)
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? … Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (16, 33 – 17, 3)
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!». Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Questa è la vita eterna, che conoscano te, l’unico vero Dio.
Signore, aiuta la Chiesa a staccarsi dalla schiavitù del tempo in cui viviamo, con le sue domande, desideri, e inganni, perché possa ricordarci che la vita eterna inizia già qui, nella comunione con te e nell’adesione, sincera e totale, alla parola di Gesù. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo!
Signore Gesù, tu hai vinto il mondo ascoltando e accogliendo, con coerenza, mitezza, misericordia. Il coraggio cui chiami, sia nella nostra Comunità la forza che unisce nel cammino di ogni giorno, e sostiene nei momenti di difficoltà e smarrimento. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Signore, viviamo in un tempo che pare aver perso il senso dei valori fondamentali. Il tuo Spirito ci aiuti a costruire una ‘nuova modernità’ partendo dai tuoi insegnamenti, per metterne in luce tutta la grande bellezza. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
Signore Gesù, vorremmo far giungere queste parole ai fratelli e alle sorelle che oggi sono tribolati e angosciati per la persecuzione, la fame, la miseria, il pericolo di una morte incombente, a causa dell’egoismo, avidità, e cecità di chi ha potere. Aiutaci a farlo con la forza delle nostre denunce e di un vero aiuto fraterno. E per tutto questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!